Banche: De Poli (Udc), salvare le venete con lavoratori e famiglie

“In merito alla solvibilità di Popolare di Vicenza e Veneto Banca chiederò al ministro Piercarlo Padoan di sapere, alla luce della comunicazione ufficiale giunta ieri dalla BCE di Francoforte, quali azioni intenda intraprendere. Per l’UDC è fondamentale garantire due obiettivi: salvare i due istituti che sono importanti per difendere il tessuto imprenditoriale del Veneto e far sì che il piano industriale che si baserà sulla ristrutturazione dei due istituti unitamente ad un rafforzamento patrimoniale (quindi eventualmente all’aiuto di Stato) tenga conto della necessità di salvaguardare anche i lavoratori dei due istituti e le rispettive famiglie”. A chiederlo è il senatore UDC Antonio De Poli che, domani, in Aula a Palazzo Madama, presenterà un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Economia Piercarlo Padoan, in seguito ai “segnali positivi da Francoforte sulla solvibilità dei due istituti veneti”. “Da notizie di stampa – spiega De Poli – apprendiamo che l’esito dell’incontro, avvenuto ieri a Bruxelles, tra alti rappresentati dalla Dg Comp, della Bce, del Tesoro e di Bankitalia, è stato positivo e fruttuoso. La Bce avrebbe giudicato solvibili la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, riconoscendo la sussistenza di uno dei requisiti fondamentali per l’accesso agli aiuti di Stato, chiesti dalle due Banche lo scorso 17 marzo per scongiurare il rischio di un bail in. Sappiamo di una comunicazione che, in tal senso, è stata fatta da Francoforte al Ministero dell’Economia e alla Banca d’Italia. Adesso è importante che di fronte a un fabbisogno complessivo finanziario stimato tra i 5/6,4 miliardi, si giunga a una definizione della ricapitalizzazione che tenga conto anche della necessità non solo di salvare i due istituti ma di tutelare i lavoratori”. “Nelle scorse settimane, abbiamo sentito parlare di 1.200 esuberi complessivi derivanti dalla fusione dei due istituti: è importante che, oggi, le istituzioni preposte agiscano opportunamente per scongiurare tagli pesanti che avrebbero un impatto sociale devastante”, conclude.

La mia interrogazione