Più lavoro e meno tasse

Nella Legge di bilancio La nostra priorità, IN UNO DEI QUADRI PIÙ DIFFICILI DI SEMPRE, è stata DIFENDERE LE INFRASTRUTTURE SOCIALI DEL PAESE: LE FAMIGLIE E LE IMPRESE. Questi sono stati I DUE GRANDI PILASTRI.

Da gennaio, grazie a questo Governo e a questa maggioranza, 4 milioni di lavoratori in più avranno salari più alti, grazie all’aumento della soglia ISEE a 25.0000 previsto per il taglio cuneo fiscale del 3%.

Parliamo di aumenti contenuti, certo, ma sono aiuti che vanno nella direzione di SOSTENERE CHI HA PIÙ BISOGNO.

SU QUESTO, COSÌ COME SU ALTRI FRONTI, CON QUESTO GOVERNO L’ITALIA VOLTA PAGINA!

Tutto questo avviene grazie al taglio del costo del lavoro: 

• -3%  per redditi fino a 25.000 euro 

• -2% per redditi tra 25.0000 e 35.000 euro


Il taglio del cuneo fiscale è una delle misure contenute nel programma del Centrodestra. Abbiamo compiuto un primo passo per realizzare gli impegni presi.

Ecco le simulazioni sugli importi: 

• per un reddito annuo 15.000 euro lordi 

   346 euro in più in busta paga 

• per un reddito annuo da 25.000 euro lordi 

493 euro in più in busta paga

• Per un reddito annuo di 30.000 euro lordi
429 euro in più in busta paga.

Non solo , con il Centrodestra al Governo abbiamo portato a casa altri due importanti risultati. 

 

La revisione del REDDITO DI CITTADINANZA

• Sarà riconosciuto SOLO A CHI NON PUÒ LAVORARE

• A chi potrà lavorare sarà riconosciuto al massimo per 7 mesi ma solo nel 2023

• Il BENEFICIO comunque DECADRÀ PER CHI RIFIUTA UN’OFFERTA DI LAVORO

La DECONTRIBUZIONE TOTALE che sarà riconosciuta fino a 8.000 euro per under 36, donne e percettori del reddito.

Con il Centrodestra al Governo – i fatti lo dimostrano – le aziende sono al centro delle nostre politiche.

Non a caso, con questa Legge di bilancio, abbiamo riformato – come d’altronde avevamo promesso in campagna elettorale – il reddito di cittadinanza.

Anche su questo tema si volta pagina!

La matematica, cari colleghi, non è un’opinione.

Il reddito di cittadinanza finora è costato alle casse dello Stato 25 miliardi di euro.

Sono tutte risorse che avremmo potuto investire tagliando le tasse sul lavoro, spingendo le aziende ad assumere.

Forse chi ci ascolta da casa non lo sa: più del 30%, ovvero 1 su 3, dei percettori del reddito di cittadinanza ha meno di 29 anni.

Ai nostri giovani noi del Centrodestra non vogliamo dare una paghetta mensile per stare sul divano. AI NOSTRI GIOVANI VOGLIAMO DARE LAVORO!

Ecco perché abbiamo aumentato in questa Manovra il tetto (a 8000 euro) per beneficiare dell’esonero dei contributi previdenziali riconosciuti alle imprese che assumono giovani al di sotto di 36 anni, donne e percettori del reddito.