Prelievi Brenta: De Poli (Udc), ministro Costa li sospenda, servono azioni ricarica falde

“Qualche giorno fa ho presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a cui ho chiesto di intervenire, nelle sedi competenti, per sospendere la captazione dell’acqua fino a che non verranno stabilite le reali quantità di prelievo e le idonee azioni di ricarica delle falde acquifere del Brenta”. Lo ha annunciato, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della Risorgiva ‘Fontanon del Diavolo’, a Gazzo Padovano (Padova), il senatore Udc Antonio De Poli che torna ad accendere i riflettori sui prelievi d’acqua nel Brenta: “Bisogna scongiurare una situazione pesante e negativa per l’ecosistema del Brenta, considerato un patrimonio naturalistico”, ha aggiunto De Poli. “Il bacino imbrifero dell’Alta Padovana è uno dei più grandi d’Europa. E’ un bene che va salvaguardato perché assicura l’acqua alla nostra popolazione. Di recente, il CNR è satto incaricato dal Consiglio di Bacino del Brenta di realizzare uno studio per capire cosa succede nel momento in cui si realizza questo prelievo senza realizzare le opere di ricarica della falda. Secondo me, è fondamentale realizzare tali opere e, per questo motivo, ho posto la questione in Parlamento. Al ministro Costa ho chiesto normative nazionali chiare che definiscano, una volta per tutte, i criteri di captazione delle acque che oggi non ci sono! Bisogna farlo. Difendiamo il nostro territorio, difendiamo il Brenta”, ha concluso De Poli.

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