Presentazione in Senato del Programma del 46esimo Rossini Opera Festival

Cari amici,
oggi pomeriggio in Senato, su mia iniziativa, si è tenuta la Presentazione della 46° edizione del Rossini Opera Festival in programma a Pesaro dal 10 al 22 agosto 2025.
Un evento prestigioso per celebrare la grande musica e l’eredità culturale di Gioachino Rossini, con la partecipazione di illustri ospiti: Chiara Biondi, Assessore alla cultura della Regione Marche; Daniele Vimini, Vicesindaco di Pesaro e Presidente della Fondazione Rossini Opera Festival; Gianni Letta, Presidente della Fondazione Rossini; Carlo Fontana, Presidente di Impresa Cultura Italia Confcommercio; Ernesto Palacio, Sovrintendente della Fondazione Rossini Opera Festival; Juan Diego Flórez, tenore e Direttore Artistico della Fondazione Rossini Opera Festival; Ilaria Narici, Direttore Scientifico della Fondazione Rossini; Giacomo Mariotti, responsabile dell’ufficio stampa del Festival.
Sono intervenuti inoltre i registi Calixto Bieito e Rosetta Cucchi.

 

RICORDO DI GIANFRANCO MARIOTTI

Come prima cosa abbiiamo fatto un grande applauso per ricordare Gianfranco Mariotti, scomparso lo scorso 20 novembre. Il Padre del Rossini Opera Festival, un grande uomo di cultura senza il quale oggi non saremmo qui e al quale ovviamente voglio dedicare questa giornata. (applauso e tutti in piedi).

Nel corso della conferenza abbiamo parlato molto di Gianfranco Mariotti per ricordare quanto fondamentale sia stata la sua intuizione e il suo lavoro per la riscoperta del genio di Gioacchino Rossini, ideando l’unico Festival al mondo interamente dedicato al compositore marchigiano.

ROSSINI OPERA FESTIVAL ECCELLENZA ITALIANA

Io sono veramente orgoglioso di aver aperto la conferenza stampa e di averla ospitata oggi al Senato della Repubblica. Perché davvero è stato un onore presentare un Festival che rappresenta in Italia e nel mondo un’eccellenza assoluta. Molte volte usiamo questi termini forse a sproposito, ma davvero non è questo il caso.

Perché il Rossini Opera Festival ha fatto diventare le Marche e Pesaro uno dei poli di riferimento della lirica mondiale intorno alla figura di Gioacchino Rossini, un monumento universale della musica e del teatro che dalla seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso è stato riscoperto tornando ad essere un autore di riferimento per i palcoscenici di tutto il mondo. Una terra veramente baciata dal Dio della musica quella marchigiana, visto che ha dato i natali anche al grande soprano Renata Tebaldi, del quale ricorre il ventennale della scomparsa, e all’indimenticabile tenore Franco Corelli.

COSA DISTINGUE IL ROSSINI OPERA FESTIVAL: LAVORO DI RECUPERO E MESSA IN SCENA DI RARITA’ MUSICALI

In Italia sono moltissimi i festival operistici che hanno grande eco e importanza, ma la vostra presenza oggi è per noi particolarmente importante proprio per la vostra unicità.

Il Festival ormai da 46 anni si occupa non solo di proporre le opere di Rossini, ma di scavare e studiare attraverso un lavoro certosino di recupero che ha consentito di riportare alla luce anche delle vere rarità musicali mai rappresentate prima, attraverso delle raffinate edizioni critiche delle partiture.

Opere che trovano ogni anno una nuova ribalta a Pesaro, come avverrà anche nell’edizione che presentiamo oggi e che entrano stabilmente a far parte dei cartelloni dei teatri di tutto il mondo. Inoltre questo Festival musicologico ospita il meglio del panorama musicale, delle voci, dei registi e di tutte le maestranze nazionali ed internazionali, rendendo possibili delle sperimentazioni musicali e di allestimento che hanno il grande merito di avvicinare sempre più giovani alla musica di Rossini.

Le vostre produzioni girano il mondo e sono ormai un punto di riferimento.

IL RICONOSCIMENTO DEL PARLAMENTO ITALIANO NEL 1993

Per tutte queste ragioni ormai 31 anni fa, il 13 Agosto 1993, il parlamento italiano approvò la legge speciale n. 319, che da allora regola il supporto fornito dal Ministero dei Beni Culturali al Rossini Opera Festival, riconoscendovi la qualifica di ente preposto al recupero e alla rivitalizzazione delle opere di Gioachino Rossini, intese quale parte integrante del patrimonio culturale italiano.

OPERA LIRICA NEL DNA DELL’ITALIA

La musica è nel dna del nostro Paese, abbiamo inventato l’opera lirica, ma questo grandissimo spettacolo che tutto il mondo ci invidia, ha bisogno di rivivere e di ramificarsi anche tra le nuove generazioni, attraverso la formazione e l’educazione. Non dobbiamo disperdere il nostro straordinario patrimonio, ma dobbiamo trovare il modo, come fate voi in maniera eccellente, di continuare la nostra tradizione attraverso nuovi canoni e nuove chiavi di lettura sempre più accattivanti. Non parliamo solo al pubblico dei melomani, parliamo a tutti perché questo era il senso profondo dell’Opera, uno spettacolo certamente colto, ma popolare che arrivava al cuore e alla mente di tutte le classi sociali. Questo era il senso del lavoro di Gioacchino Rossini e deve essere la stella polare per chiunque si avvicini alla sua opera.

SINERGIA CON LE ISTITUZIONI PER PRESERVARE IL NOSTRO PATRIMONIO LIRICO

Una missione che deve interessare tutti, attraverso una sinergia virtuosa tra mondo della musica e istituzioni che deve avere come unico obbiettivo quello di valorizzare ancora di più questo dono che abbiamo ricevuto e che ha fatto dell’Italia il Paese dell’opera e della musica.

Viva Rossini e viva il Festival!

Antonio

FOTOGALLERY

INTERVISTE

TGR MARCHE BUONGIORNO REGIONE

TGR MARCHE

CONFERENZA STAMPA