Cari amici,
oggi a Mestre per partecipare all’incontro “Due anni di Governo Meloni”, a spiegare alla gente comune in primis ciò che come Centrodestra al Governo e maggioranza in Parlamento abbiamo fatto in questi due anni di Legislatura.
2 ANNI DI GOVERNO, BILANCIO POSITIVO.
Sono certo che mi troverete d’accordo. Questa occasione non può e non deve ridursi a una ricorrenza autocelebrativa ma, al contrario, è e sarà – ne sono certo- un’occasione per rimarcare la direzione di marcia intrapresa e, quindi, anche per guardare al futuro della nostra regione, il Veneto.
L’ITALIA E LA SUA POSTURA A LIVELLO INTERNAZIONALE
Mi viene in mente – e lo dico con il sorriso – quanto ha scritto, qualche giorno fa, il quotidiano francese Le Monde.
Grazie al Governo Meloni l’Italia è riuscita a imporsi sulla scena europea (e io aggiungo internazionale). Tutto questo si deve certamente alla capacità del presidente del Consiglio di avere saputo tessere una rete di relazioni con gli altri leader europei e internazionali, attribuendo ALL’ITALIA LA POSTURA CHE MERITA NELLO SCACCHIERE INTERNAZIONALE.
Io credo che riconoscere questo sia un fatto di onestà intellettuale.
Negarlo vorrebbe dire screditare non il Governo, ma l’Italia stessa.
PIL E OCCUPAZIONE IN CRESCITA
Abbiamo rilanciato la crescita e l’occupazione, avviato il percorso sulle riforme e, tenendo la barra dritta sui conti pubblici, abbiamo concentrato l’attenzione sulle fasce sociali più in difficoltà, le famiglie con figli e più fragili.
Grazie al buongoverno del Centrodestra c’è un’Italia più solida e stabile.
Abbiamo il PIL più alto della media UE, sopra i livelli pre-crisi del 2008, e siamo quarti al mondo per esportazioni.
+834.000 occupati. Tasso di occupazione ai massimi storici e
tasso disoccupazione, soprattutto quello giovanile, il più basso di sempre.
“MAI CULLARSI SUGLI ALLORI”
Come dirò più volte in questo mio breve intervento, non è il momento di gioire o cantare vittoria. Avanti nella direzione di marcia, dobbiamo guardare avanti, accelerare e mai “cullarci sugli allori”. Non ce lo possiamo permettere, gli italiani e i veneti – lo sapete meglio di me – non ce lo perdonerebbero.
Il vento è cambiato
Siamo in Veneto e tutti noi – che conosciamo e amiamo questa terra, forse prima ancora della politica – conosciamo bene le aspettative della nostra gente, che si alza al mattino per andare a lavorare e non per stare a casa sul divano.
VIA IL REDDITO DI CITTADINANZA,
INTRODOTTO PRINCIPIO “PIU’ ASSUMI MENO PAGHI”
Abbiamo eliminato il reddito di cittadinanza. Una battaglia di cui siamo fieri.
Abbiamo introdotto il principio “Più assumi, meno paghi” con gli esoneri contributivi in favore di chi assume, la super-deduzione al 120% per i nuovi assunti. E perché?
Perché crediamo che questo voglia dire concretamente proteggere il tessuto produttivo.
Perché SECONDO LA NOSTRA MENTALITÀ, IL NOSTRO DNA CULTURALE, LO STATO NON PUÒ CHE ESSERE ALLEATO E AMICO DELLE AZIENDE.
Con il Centrodestra al Governo è dunque mutato profondamente il linguaggio.
POLITICA = ASCOLTO E CONCRETEZZA
La politica, per me che arrivo da un piccolo Comune, è prima di tutto ascolto e concretezza.
In questi primi due anni di legislatura, come sempre – ma ora a maggior ragione visto che siamo maggioranza – quando torno qui, in Veneto, nel territorio, i cittadini chiedono e giustamente rivendicano attenzione.
Io sono convinto che la politica debba essere ancorata alla realtà. Dobbiamo dare risposte, concrete e tangibili, sulle cose che si possono fare ora e anche, eventualmente, su quelle che ad oggi , al contrario, NON si possono fare.
Questa è la politica della serietà.
LA MANOVRA
Con questa manovra, ovviamente tenendo conto del quadro dei conti pubblici e dunque facendo i conti con realtà e non con il libro dei sogni, abbiamo tagliato ulteriormente il cuneo fiscale (fino a 40.000 euro) coinvolgendo 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto alla platea di 13 milioni coperta sino ad oggi.
Un importante incentivo alle politiche per la famiglia riguarda poi le mamme lavoratrici che avranno una ulteriore forma di decontribuzione sino a quando il figlio avrà 10 anni.
Per il sostegno alla FAMIGLIA E LA LOTTA ALLA DENATALITÀ sarà esteso e reso strutturale il BONUS NIDO per i nuclei familiari fino a 40mila euro di Isee.
Altro capitolo importantissimo quello del BONUS NASCITE DA 1000 EURO sempre per i nuclei che non superano i 40mila euro di Isee.
SANITA’.
Stesso analogo discorso sulla sanità, tema che mi sta particolarmente a cuore.
Sosteniamo il diritto alla salute, perché queste sono le preoccupazioni degli italiani per il futuro.
Lo abbiamo fatto, a differenza della sinistra, grazie al contributo richiesto alle banche, con risorse utili a RITOCCARE I CONTRATTI DEL PERSONALE MEDICO, AUMENTARE L’INDENNITÀ PER MEDICI E INFERMIERI e sostenere la FORMAZIONE CON UN INTERVENTO MIGLIORATIVO PER ALCUNE SPECIALIZZAZIONI MEDICHE.
Inoltre, come ha confermato il Governo, SONO STATE STANZIATE LE RISORSE PER FINANZIARE A PARTIRE DAL 2026 UN PIANO DI ASSUNZIONI CHE RIGUARDERANNO MEDICI E INFERMIERI, a seguito di un piano che le regioni dovranno redigere nel corso del 2025.
Sul fronte della sanità, nel 2019 lo Stato spendeva 1919 euro per ogni italiano, nel 2025 ne spenderà 2317 euro, quasi 400 euro in più a cittadino.
TUTTO QUESTO PUÒ FARCI CANTARE VITTORIA?
La mia risposta che sono sicuro è anche la vostra è NO!
IN QUESTI 2 ANNI DI GOVERNO, COME DICEVO PRIMA, È CAMBIATA LA DIREZIONE DI MARCIA.
LE RIFORME, L’AUTONOMIA
Con l’impronta riformatrice di questo Esecutivo e della maggioranza parlamentare che lo sostiene, l’Italia ha avviato un percorso che a me piace definire di “rinascimento delle nostre Istituzioni”.
Penso in primis all’AUTONOMIA, una riforma che insieme a quella del premierato e della giustizia ha contraddistinto positivamente l’azione e la concretezza di questo Governo. Io ricordo sempre che 2,7 milioni di cittadini – al di là delle casacche politiche – hanno votato al referendum nel 2017. Da quel voto è ARRIVATO UN MANDATO PER UNA RIFORMA delle nostre istituzioni che è in linea con la nostra Costituzione; una RIFORMA CHE, OGGI, NECESSITA DI ESSERE SPIEGATA NEL MERITO, NON STRUMENTALIZZATA, CREANDO INUTILI E PERICOLOSE DIVISIONI TRA NORD E SUD.
MENO BUROCRAZIA, PIÙ EFFICIENZA: È IL NOSTRO OBIETTIVO!
CONCLUSIONI
Grazie al nostro Dna politico-culturale COME CENTRODESTRA abbiamo profondamente mutato il linguaggio, disegnato una nuova prospettiva per l’Italia e come dicevo prima ABBIAMO CAMBIATO DIREZIONE DI MARCIA AL PAESE.
Ora però in QUESTA DIREZIONE DOBBIAMO SPINGERE SULL’ACCELERATORE, UNITI E COMPATTI, SU TUTTI I FRONTI, SENZA ESITAZIONI E TENTENNAMENTI.
La nostra coalizione è come una squadra che gioca alla staffetta ai Giochi Olimpici.
E SU TUTTE QUESTE PARTITE – famiglia, natalità, imprese, taglio delle tasse, riforme e autonomia etc – ABBIAMO IL DOVERE DI GIOCARE FINO IN FONDO PER TAGLIARE INSIEME IL TRAGUARDO E RISPETTARE GLI IMPEGNI ASSUNTI CON I NOSTRI ELETTORI.
Antonio