25 Aprile: i valori anti-fascisti appartengono a tutti!

Cari amici,

questa mattina sono intervenuto in aula a Palazzo Madama in dichiarazione di voto, sulle mozioni sul 25 Aprile. Ecco il testo integrale del mio intervento:

Signor Presidente, Onorevoli colleghi,

Oggi pomeriggio discutiamo di memoria, ricorrenze, commemorazioni storiche.

Per affrontare questi temi è essenziale una certa onestà intellettuale.

Fra pochi giorni celebreremo
la ricorrenza del 25 Aprile.

E’ impensabile non tracciare un legame tra la liberazione dal nazi-fascismo e ciò che furono i suoi frutti: la Costituzione e la Repubblica.

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella la Carta costituzionale è “il fondamento saldo e vigoroso della nostra unità nazionale”.

I suoi principi e i suoi valori sono nel Dna della nostra democrazia.

LANCIO OGGI UN APPELLO ACCORATO
DAI BANCHI DI QUEST’AULA.

GLI ITALIANI (CHE CI GUARDANO LÀ FUORI) NON MERITANO CHE LA POLITICA SI DIVIDA.

Ogni anno c’è un pretesto per trasformare questa ricorrenza in una festa della divisione.

E’ successo persino durante l’emergenza Covid e con Draghi alla guida di un governo di unità nazionale.

Quest’anno cosa accadrà?

Agitare la bandiera della  strumentalizzazione nel tentativo di indebolire la maggioranza e questo Governo è non solo un errore, ma rischia seriamente di impoverire il dibattito politico e culturale di questo Paese.

UN ATTIMO DOPO, senza uno sforzo di condivisione, AVREMMO DUE OPPOSTE TIFOSERIE.

SAREBBE DANNOSO!

SAREBBE SBAGLIATO PORTARE SUL CAMPO DELLA CONTRAPPOSIZIONE POLITICA TEMI FONDANTI DELLA
NOSTRA DEMOCRAZIA.

SAREBBE PERICOLOSO, visto che PARLIAMO DI VALORI COME LA LIBERTÀ e DI MEMORIA STORICA.  

Su questi temi noi della maggioranza lanciamo un messaggio di pacificazione da questi banchi oggi:

il NOSTRO INVITO È AD ASTENERVI DA QUALSIASI TENTATIVO DI DELEGITTIMAZIONE PREVENTIVA.

Dal premier Meloni, in occasione dell’insediamento del Governo e della fiducia alle Camere, arrivarono parole inequivocabili: “Non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi non democratici. Per nessun regime, fascismo compreso. Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna”.

IL 25 APRILE NON È UN FEUDO IDENTITARIO DELLA DESTRA O DELLA SINISTRA!

Perché NON HA SENSO DIRE CHE È UNA FESTA DI TUTTI E POI (UN MINUTO DOPO) DELEGITTIMARE L’AVVERSARIO!

La nostra storia ha avuto un punto di frattura certamente NELL’ANTI-FASCISMO CHE, PER NOI, È L’ELEMENTO FONDANTE DELLA NOSTRA REPUBBLICA.

L’USO POLITICO DI QUESTA PAROLA È NOCIVO.NESSUNO – MEN CHE MENO LA SINISTRA  – PUÒ ARROGARSI IL DIRITTO DI APPROPRIARSI DELLA CULTURA ANTIFASCISTA

Cultura e valori anti-fascisti che sono presenti dalla prima all’ultima pagina della nostra bellissima Costituzione!

LA MEMORIA ONESTAMENTE COLTIVATA, ALTRETTANTO ONESTAMENTE, CI FA AGIRE NEL PRESENTE.

QUESTO VUOL DIRE PACIFICAZIONE.

Cari colleghi, IL 25 APRILE NON È LA CASA DI UNA O DELL’ALTRA PARTE POLITICA

MA È LA CASA DI TUTTI.

Così come lo sono le altre ricorrenze storiche che ricordano i momenti fondamentali della storia dell’Italia unita libera e democratica: il primo maggio (festa del lavoro); il 2 giugno (nascita della Repubblica ed elezione dell’Assemblea costituente); 17 marzo (proclamazione del Regno d’Italia); 4 novembre (festa dell’Unità’ e delle Forze armate);  e di altre date significative della nostra storia come ad esempio il 27 gennaio (giornata internazionale in memoria delle vittime della Shoah); il 10 febbraio (massacro delle foibe ), il 18 aprile (quando gli elettori italiani collocarono la nostra Nazione nel mondo libero e democratico); il 9 novembre giorno in cui cadde il Muro di Berlino, che pose fine alla guerra fredda.

LA PACIFICAZIONE È’ UNA STRADA POSSIBILE?

PER NOI SI !

NON PUÒ NON ESSERE COSÌ !

Rispettare i valori costituzionali di unità e di libertà, seguendo lo spirito repubblicano e accogliendo i richiami più volte manifestati dal Capo dello Stato Mattarella sulla importanza del ricordo a prescindere da qualsiasi ideologia.

Sono questi, per noi della maggioranza di Centrodestra, i principi che ci ispirano e che oggi in quest’Aula ci spingono a lanciare un appello a tutte le forze politiche: DEPONIAMO LE ARMI IDEOLOGICHE, SOLO COSÌ APRIREMO LA STRADA ALLA PACIFICAZIONE NAZIONALE.

Per queste ragioni NOI DI CIVICI D’ITALIA UDC NOI MODERATI MAIE VOTEREMO CONVINTAMENTE A FAVORE DELLA MOZIONE CONDIVISA DA TUTTO IL CENTRODESTRA.

Antonio

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