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Care amiche, cari amici,
le elezioni regionali in Veneto si sono concluse con un risultato che, per me e per tutta la nostra comunità, ha un valore speciale: con 28.109 voti lo Scudo Crociato torna ad essere rappresentato in Consiglio regionale.
Un traguardo storico che ha contribuito all’elezione del nostro Presidente Alberto Stefani e del nostro consigliere regionale Eric Pasqualon.
Un risultato che non appartiene a una persona sola, ma a una squadra: ai candidati, ai militanti, agli amministratori locali, ai volontari che in queste settimane non si sono mai risparmiati.
Questo risultato non nasce per caso.
È il frutto di un nuovo corso dell’Udc, che mette davvero al centro i territori: ascolto, presenza, dialogo con le comunità del Veneto. Abbiamo scelto di ripartire dai luoghi concreti della vita delle persone: le parrocchie, le associazioni, le imprese, le famiglie.
Ovunque abbiamo portato un messaggio chiaro: uno Scudo Crociato moderno, radicato nei valori ma capace di leggere i cambiamenti della società.
In Veneto l’Udc si conferma quarta gamba del centrodestra: una forza che tiene insieme identità e responsabilità di governo.
Il mandato che riceviamo da questo voto è chiaro e impegnativo:
- rafforzare la sanità territoriale, perché la salute sia davvero un diritto per tutti e non dipenda dal codice di avviamento postale;
- sostenere imprese, artigiani e lavoratori, che chiedono meno burocrazia, più infrastrutture, certezze su energia e costi;
- accompagnare i giovani su casa, lavoro, formazione, con politiche che aiutino a costruire progetti di vita e di famiglia;
- promuovere una transizione ecologica non ideologica, che difenda l’ambiente senza penalizzare chi produce.
Questo è il metodo del nostro “nuovo corso”: meno promesse gridate, più serietà, più concretezza.
È lo stesso stile che vogliamo portare avanti in tutte le regioni dove siamo presenti, perché il risultato del Veneto non è un punto di arrivo, ma un punto di ripartenza per l’Udc sui territori.
C’è però un dato che non possiamo ignorare: quello dell’astensionismo.
Troppa gente ha scelto di non votare.
È un segnale di sfiducia che deve interrogare tutti. Io sono convinto che la vera sfida della politica oggi sia riavvicinare le persone alle urne: più trasparenza, più ascolto, più presenza reale e meno rissa permanente.
Meno politica “virtuale” e più incontri nei quartieri, nelle piazze, nelle fabbriche, nelle scuole.
Da parte mia e da parte dell’Udc c’è un impegno preciso: usare la fiducia che ci avete accordato per costruire ponti, non muri; per dare voce a chi non ce l’ha; per riportare al centro la persona, la famiglia, il lavoro.
Il risultato del Veneto ci dice che questa strada è quella giusta.
Ora tocca a noi dimostrare, giorno dopo giorno, che la buona politica è ancora possibile.


OSPITE A FOCUS SU RETEVENETA
Lunedi sera a Focus su Reteveneta ho affrontato i temi cruciali per il futuro del Veneto: dal ritorno dell’UDC in Consiglio regionale, al ruolo della coalizione guidata dal presidente Alberto Stefani, fino alle sfide che attendono la programmazione dei prossimi decenni. GUARDA QUI
OSPITE DI ROSSO & NERO SU TELENUOVO
Martedì sono stato ospite a Rosso&Nero su Telenuovo per commentare il risultato delle elezioni regionali in Veneto: dal ritorno dell’UDC in Consiglio regionale dopo 10 anni al ruolo decisivo dei territori, dei sindaci e dei candidati, che hanno saputo mobilitare gli elettori nonostante l’astensionismo resti il “primo partito”. GUARDA QUI
MATTARELLA A PADOVA PER I 75 ANNI DI MEDICI CON L’AFRICA CUAMM


Sabato mattina ho partecipato a Padova a un evento di grande valore civile: la celebrazione dei 75 anni di Medici con l’Africa CUAMM, la prima ONG sanitaria italiana, nata nel 1950 e oggi punto di riferimento internazionale nella cooperazione sanitaria e nella formazione medica nei Paesi dell’Africa sub-sahariana. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aggiunto ulteriore autorevolezza a un momento già ricco di significato. La sua partecipazione ha rappresentato un riconoscimento non solo alla lunga storia del CUAMM, ma a tutto ciò che questa organizzazione testimonia ogni giorno: responsabilità, radicamento nei territori più fragili e un’idea di cooperazione che mette al centro la dignità delle persone. GUARDA QUI
SUL TERRITORIO


Domenica è stata una giornata di gratitudine, tradizione e comunità insieme a Coldiretti Padova
La splendida cornice di Piazzola sul Brenta, illuminata da un sole d’autunno brillante, ha accolto quest’anno la 75ª Festa Provinciale del Ringraziamento. Un evento che non è solo celebrazione, ma autentico momento di comunità, identità e riconoscenza verso chi ogni giorno lavora la terra. La festa è stata anche una vetrina straordinaria per le tante eccellenze agricole della provincia di Padova, testimonianza concreta della qualità del nostro territorio. Produttori, giovani agricoltori, famiglie e volontari hanno contribuito a creare un clima di festa autentica, fatta di sapori, relazioni e condivisione. Eventi come questo ricordano quanto sia fondamentale sostenere il mondo agricolo, le sue sfide e le sue trasformazioni. GUARDA QUI


Domenica ad Ospedaletto Euganeo ho avuto il piacere di partecipare alla XIX Festa del Consorzio Pro Loco Atesino, celebrando insieme il 25° anniversario del Consorzio alla presenza del Presidente Flavio Beggin, che con impegno e dedizione guida questa realtà fondamentale per la valorizzazione del nostro territorio.
Dopo il pranzo sociale, gli interventi delle autorità e degli ospiti hanno sottolineato il ruolo centrale delle Pro Loco nel promuovere cultura, identità e coesione. A seguire, la premiazione dei Soci Benemeriti, un riconoscimento a chi da anni mette cuore e tempo al servizio della comunità.
La giornata è proseguita con l’evento finale “Racconti in Cammino”, momento di restituzione dei risultati di un percorso progettuale condiviso, fatto di storie, esperienze e partecipazione diffusa.
Un ringraziamento speciale al Presidente Flavio Beggin, al Consorzio Atesino e a tutti i volontari che, con passione e spirito di servizio, continuano a far crescere le nostre comunità.
Vi ringrazio per l’attenzione
Buon proseguimento,
Antonio



















