Ripartire Sì, in sicurezza!

Cari Amici,

si apre una settimana molto importante per il destino del nostro Paese, a partire dalla partita in Europa chiamata, più che mai, in questo momento a dimostrare solidarietà tra le Nazioni.

I dati sui ricoveri ospedalieri, nella nostra regione, sono migliorati.
La battaglia contro il virus non è finita anche se, ormai è chiaro, che con questo VIRUS DOVREMO IMPARARE A CONVIVERE.
Bisogna, pertanto, mettere in atto una STRATEGIA PER LA RIPARTENZA.
Il principio della TUTELA DELLA SALUTE è per me un aspetto fondamentale.
Bisogna ripartire sì ma IN SICUREZZA.
Anche perché, come ho sempre detto, in queste settimane, accanto all’emergenza sanitaria, bisogna affrontare in parallelo un’emergenza economica e sociale.
In attesa della riapertura o della fine del lockdown, il nostro TESSUTO SOCIO-ECONOMICO NON PUO’ E NON DEVE MORIRE.  

Sono trascorsi più di 12 giorni dal Decreto liquidità e le nostre imprese, come immaginavo, non hanno ancora ricevuto ALCUN PRESTITO.
La Cgia di Mestre, qualche giorno fa, ci ha ricordato IL COSTO DELLA BUROCRAZIA: 57 MLD SULLE SPALLE DELLE NOSTRE AZIENDE.

In un’intervista sul Mattino di Padova, ieri, il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonomo, ha ben focalizzato l’attenzione sulla questione. Ecco un dato: secondo un sondaggio di CONFARTIGIANATO VENETO, il 39% delle imprese venete, a causa dell’emergenza, AVRA’ BISOGNO DI PRESTITI SUPERIORI A 50.000 EURO.

Ecco perché, come ho detto fin dall’inizio, IL DL LIQUIDITA’ DEL GOVERNO E’ INSUFFICIENTE.

Al Governo chiediamo e chiederemo nel corso dell’esame in Parlamento del provvedimento:

  1. TEMPI CERTI E ZERO BUROCRAZIA per le istruttorie sui prestiti da parte delle banche
  2. PORTARE IL TETTO DEI FINANZIAMENTI A 50.000 EURO
  3. PRESTITI ALLE IMPRESE CON GARANZIA DA PARTE DELLO STATO dal 90 al 100%

Tuteliamo le piccole medie imprese artigiane. AIUTIAMOLE A RIPARTIRE!

GUARDA QUI IL VIDEO/. Le mie proposte al Governo a tutela degli artigiani.

A dimostrazione della necessità di correggere il tiro sulle misure adottate dal Governo ci sono i numeri di Confcommercio -FIPE (Federazione pubblici esercizi), messi in evidenza dal vicepresidente di Appe Padova, Matteo Toniolo. Bisogna SCONGIURARE LA DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE, nei piccoli centri così come nelle grandi città. Al Governo, a tutela di bar ristoranti e negozi, chiediamo: CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO commisurati alle perdite di fatturato, SOSPENSIONE DI UTENZE DI LUCE E GAS, SOSPENSIONE DELLE TASSE in tutto il 2020 e SGRAVI CONTRIBUTIVI per chi manterrà gli attuali livelli occupazionali.

GUARDA QUI IL VIDEO/ Le mie proposte al Governo a tutela degli esercenti.


Prima di lasciarvi…

… qualche giorno fa UNA LETTERA APERTA AL GOVERNO è stata sottoscritta dalle associazioni del mondo della disabilità: FISH , FAND, UNIAMO, FAVO E AIL. Ho accolto questo SOS.
Il decreto del Governo introduce un bonus di 600 euro per lavoratori autonomi e liberi professionisti. Bene, questo bonus – questo è il PARADOSSO! – non è previsto in quanto incompatibile per chi riceve un ASSEGNO DI INVALIDITA’. Al  Governo chiediamo di CANCELLARE UN’INACCETTABILE DISCRIMINAZIONE”.

Video/ GUARDA QUI. Bonus 600 euro negato ai lavoratori con invalidità. Il mio appello al Governo

 

Grazie per l’attenzione!

Buona settimana,

Antonio De Poli