I progetti – con un finanziamento massimo di 250 mila euro ciascuno e la possibilità di avere nel ruolo di coordinatore scientifico anche ricercatori con contratto a tempo determinato sia di tipo A sia di tipo B – possono affrontare tematiche relative a qualsiasi campo di ricerca nell’ambito dei tre macrosettori determinati dall’European Research Council (ERC): scienze della vita, scienze fisiche, chimiche e ingegneristiche, scienze sociali e umanistiche.
La valutazione delle proposte sarà affidata ai Comitati di Valutazione – uno ciascuno per gli specifici settori di ricerca – che verranno nominati dal ministero e che saranno composti, ciascuno, da un minimo di cinque a un massimo di quindici esperti scientifici scelti dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). Ogni Comitato, per la valutazione scientifica del progetto, si avvarrà del supporto di tre revisori esterni che opereranno in completa indipendenza, seguendo i criteri indicati nel bando.
«Con questo nuovo bando PRIN vogliamo incentivare i giovani a sviluppare ambiziosi progetti di ricerca di base» sottolinea il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. «Obiettivi del programma sono promuovere il sistema nazionale della ricerca, rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca in linea con gli obiettivi tracciati dal Next Generation EU e favorire la partecipazione italiana alle iniziative relative al Programma Quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea. Grazie anche alle risorse del PNRR saremo in grado di sostenere un numero di progetti mai finanziato fino a oggi».
Le proposte progettuali potranno essere presentate, in inglese, esclusivamente attraverso il sito https://prin.miur.it/ a partire dalle ore 15:00 del 1° febbraio ed entro lo stesso orario del 31 marzo 2022.