Oggi ho avuto l’onore di intervenire alla celebrazione per il 70° anniversario della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, una realtà storica e profondamente radicata nel territorio, che da decenni rappresenta un punto di riferimento nel prendersi cura delle persone più fragili, promuovendo dignità, attenzione e umanità.
Questa ricorrenza cade in una data significativa: l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, a cui la Fondazione è dedicata. Un simbolo che richiama le radici valoriali su cui si è costruito questo lungo cammino fatto di accoglienza, ascolto e sostegno.
Settant’anni di storia non raccontano solo un percorso istituzionale.
Sono settant’anni di mani che si stringono, di famiglie accompagnate, di anziani ascoltati e sostenuti, di operatori che con dedizione offrono professionalità e presenza umana.
Un patrimonio prezioso che la Fondazione custodisce, rinnova e porta nel futuro.
È fondamentale riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente dall’OIC e dal suo personale, che con competenza e dedizione garantisce assistenza e vicinanza alle persone più fragili, trasformando la cura in un gesto concreto di amore e responsabilità verso la comunità.
Desidero esprimere un sincero ringraziamento a:
-
la Fondazione OIC, per l’impegno costante nel mantenere viva la missione originaria;
-
gli operatori sanitari e assistenziali, autentico motore del sistema di cura;
-
i volontari, che con tempo e generosità contribuiscono al benessere delle persone ospitate;
-
tutti coloro che, ogni giorno, rendono possibile questo straordinario percorso umano e sociale.
Il loro lavoro è un esempio concreto di solidarietà, una luce che continua a brillare in mezzo alle fragilità della vita.
Questo anniversario non rappresenta solo un punto di arrivo.
È, prima di tutto, una responsabilità per il futuro: quella di continuare a promuovere un modello di assistenza centrato sulla persona, capace di evolversi, innovarsi e rispondere ai bisogni di una società che cambia.
Settant’anni di cura non sono soltanto una storia da ricordare, ma una missione da portare avanti con coraggio, visione e fiducia.
Un grazie ancora a tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata di festa e riflessione.
Continuiamo insieme a costruire una comunità che mette al centro l’uomo e la sua dignità.
Antonio
