75 anni di Medici con l’Africa CUAMM: a Padova, una storia italiana che continua a costruire futuro

Questa mattina ho partecipato a Padova a un evento di grande valore civile: la celebrazione dei 75 anni di Medici con l’Africa CUAMM, la prima ONG sanitaria italiana, nata nel 1950 e oggi punto di riferimento internazionale nella cooperazione sanitaria e nella formazione medica nei Paesi dell’Africa sub-sahariana.

La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aggiunto ulteriore autorevolezza a un momento già ricco di significato. La sua partecipazione ha rappresentato un riconoscimento non solo alla lunga storia del CUAMM, ma a tutto ciò che questa organizzazione testimonia ogni giorno: responsabilità, radicamento nei territori più fragili e un’idea di cooperazione che mette al centro la dignità delle persone.

Medici con l’Africa CUAMM opera da oltre sette decenni con un modello unico, fondato su tre pilastri:

  • Assistenza sanitaria negli ospedali e nei presidi locali;

  • Formazione del personale medico e infermieristico, per costruire competenze stabili e durature nei Paesi partner;

  • Progetti di sviluppo sanitario capaci di rafforzare i sistemi locali e migliorare l’accesso alle cure per le comunità più vulnerabili.

Ad oggi, CUAMM è attiva in sette Paesi africani, con decine di progetti che riguardano maternità sicura, lotta alla malnutrizione, prevenzione delle malattie infettive, formazione di medici e infermieri, sviluppo di infrastrutture sanitarie e supporto agli ospedali.

Un lavoro silenzioso, concreto e di lungo periodo, che fa dell’Italia uno dei protagonisti più credibili della cooperazione sanitaria internazionale.

Particolarmente evocative le immagini e le testimonianze provenienti da Bossangoa, in Repubblica Centrafricana, dove prosegue la costruzione della nuova Scuola di formazione.
Le mani ricoperte di terra rossa, simbolo di lavoro e fatica, raccontano più di mille parole. Sono il segno tangibile di un impegno che non si ferma, che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà e che continua a investire nel futuro delle comunità locali.

In un mondo attraversato da crisi umanitarie, conflitti e instabilità, l’opera del CUAMM rappresenta una risposta forte e concreta, capace di trasformare l’impotenza in azione e di portare speranza nei luoghi dove ce n’è più bisogno.

Celebrare questi 75 anni significa ricordare un cammino fatto di professionalità, rigore e dedizione. Significa riconoscere il valore di un modello italiano di cooperazione che non si esaurisce nell’assistenza, ma guarda alla formazione, alla crescita e all’autonomia delle comunità africane.

È un patrimonio che merita di essere sostenuto e valorizzato, perché racconta ciò che l’Italia sa essere nel mondo: un Paese capace di unire competenza, solidarietà e responsabilità internazionale.

Desidero rivolgere un sincero ringraziamento alle donne e agli uomini di Medici con l’Africa CUAMM. A chi opera negli ambulatori, negli ospedali, nei territori difficili. A chi costruisce e a chi forma.
A chi, ogni giorno, con umiltà e determinazione, contribuisce a costruire futuro.

Il loro lavoro non è solo un esempio: è una risorsa preziosa per l’Italia e per l’Africa.

Antonio

 

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