“Oggi si celebra la giornata mondiale dell’Ambiente: come istituzioni abbiamo il dovere di investire oggi per tutelare il mondo in cui viviamo e una delle risorse più importanti che abbiamo, l’acqua. E’ senza dubbio positivo il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico ma, da solo, non basta. Servono finanziamenti nazionali e comunitari per investire sul Piano invasi, con interventi necessari per la realizzazione di nuovi bacini di laminazione, oltre che per la manutenzione di quelli già esistenti. La sicurezza dei territori deve assolutamente essere prioritario nell’agenda politica e deve entrare dalla porta principale nel programma di governo della prossima Commissione Ue”. Così il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando l’intervista del presidente della regione Veneto Luca Zaia al Sole 24 Ore, aggiunge: “In Veneto ci sono 1 miliardo di opere pronte a partire ma servono le risorse. Come hanno evidenziato il presidente della CIA di Padova, Luca Trivellato e il presidente Anbi Veneto, Francesco Cannizzaro, il Veneto oggi è in grado di trattenere solo il 5% dell’acqua piovana. Gli allagamenti, come quelli avvenuti poche settimane fa, provocano milioni e milioni di danni, al tessuto civile e socio-economico dei territori, in primis all’agricoltura. Trattenere la pioggia nei periodi di siccità è la soluzione: come Italia scontiamo ritardi del passato e ora al Governo chiediamo di massimizzare gli sforzi per definire una serie di interventi necessari per tutelare la risorsa idrica, cambiando l’approccio con cui si affrontano i cambiamenti climatici e passando, dunque, da un modello basato sull’emergenza a uno basato sulla prevenzione”.