“Il Governo intervenga sui kiwi colpiti dalle cimici asiatiche: stiamo dalla parte degli agricoltori dell’Alta Padovana che, secondo quanto riferiscono gli organi di stampa, hanno subito danni pari a 400.000 euro. Si tratta di un allarme che non può essere ignorato. Sarebbe d’altronde un’assurdità visto che questi coltivatori hanno intrapreso i percorsi bio e rischiano dunque di avere un danno enorme su una produzione di qualità”. A chiederlo è il senatore UDC Antonio De Poli che “risponde” all’appello di Confagricoltura Padova sulle coltivazioni kiwi devastate da un insetto. “Finora abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte del Ministero delle Politiche agricole ai prodotti bio e all’agroalimentare di qualità, ci aspettiamo dunque un segnale di attenzione nei confronti dei coltivatori padovani. Al Ministro Martina chiederò di sapere quali azioni straordinarie il Governo intenda assumere per far fronte a una situazione che oggi è già grave ma che rischia, purtroppo, di aggravarsi ulteriormente visto che queste cimici si riproducono molto facilmente e potrebbero colpire ancora di più”. “Negli Stati Uniti queste cimici hanno fatto danni per 37 milioni di dollari: in Italia è un fenomeno relativamente nuovo ma già in passato ha colpito altre tipologie di coltivazioni. Si tratta di un’emergenza – continua De Poli – che non riguarda solo il Veneto, ma anche Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte. Le cimici sono piccoli insetti insaziabili che distruggono pere, mele, kiwi, uva, ma anche coltivazioni di soia e mais. La “cimice marmorata asiatica”, che è particolarmente pericolosa per la nostra agricoltura, prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno, con 300-400 esemplari alla volta. Si tratta di una vera e propria emergenza: al Governo chiederemo di tutelare i produttori bio che hanno investito sulla qualità”.
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