“Oggi in Senato ho posto la questione della salvaguardia della falda acquifera del fiume Brenta al ministro Pichetto Fratin: le misure annunciate dal Governo rappresentano un primo iniziale importante intervento ma ribadiamo che servono quelle misure necessarie e strutturali (invasi, opere di ricarica fisse, etc) che salvaguardino la risorsa idrica a garanzia del territorio per gli usi civili, agricoli e industriali”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli, al termine del question time – che si è svolto oggi pomeriggio in Senato. “Cittadini, famiglie e attività produttive sono preoccupate (la falda del fiume Brenta, come ho evidenziato nell’interrogazione parlamentare, infatti, si è abbassata, in alcuni punti, di 10 metri nell’arco di poco più di un anno. Come ha evidenziato il Ministro, sono in corso iniziative a tutela dell’acqua attraverso la diversificazione e l’interconnessione delle fonti di prelievo e di distribuzione in Veneto, anche in caso di eventi siccitosi più estremi e prolungati. Risulta in parte finanziato l’intervento per lo sviluppo delle reti acquedottistiche nell’area di Carmignano-Camazzole, che consentirà l’allacciamento al pubblico acquedotto, riducendo così l’attingimento privato della falda acquifera. Quindi è certamente positivo che il Governo abbia accolto la mia proposta sul Piano strategico nazionale contro la siccità: ora bisogna però riempirlo di contenuti e progetti, altrimenti siamo fermi alle parole”.