Ats: La sfida dell’integrazione socio-sanitaria

Cari amici,

lunedì sera presso la Sala civica di Carmignano a Sant’Urbano (Padova) abbiamo approfondito e analizzato le prospettive degli Ats (Ambito territoriale sociale). La serata è stata partecipatissima, con oltre 150 persone presenti in sala tra cittadini e amministratori, che ringrazio per la presenza.
L’integrazione sociosanitaria è stata una grande intuizione del Veneto.

Gli Ats Ambiti territoriali sociali rappresentano sì una grande scommessa per il futuro ma, attenzione, serve una programmazione efficace che risponda alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. Siamo di fronte ad un paradigma nuovo per il quale sarà fondamentale garantire una programmazione anche con risorse adeguate a non correre il rischio di avere meno servizi per cittadini e famiglie.

Il tema dello sviluppo degli Ats è di fondamentale importanza per la vita di molte comunità e delle amministrazioni: tutti i servizi sociali e socio-sanitari del territorio dovranno essere integrati attraverso l’Ats, che gestirà con tutti i comuni e partire dalle esigenze del territorio risorse e attività da programmare. In Veneto ci saranno 24 Ats, di cui 5 in provincia di Padova: un nuovo assetto che cambierà completamente l’organizzazione dei servizi in tutti i comuni.

Oltre 1,1 milioni sono gli over 65 in Veneto, di cui 315.000 persone non autosufficienti. Questi numeri devono farci riflettere sull’esigenza di come rispondere a nuovi bisogni.

Gli Ats possono rappresentare una grande opportunità per il futuro. Il loro funzionamento infatti è fondamentale per garantire un sistema di welfare territoriale efficace.

Più è elevato il numero delle persone da seguire, più difficoltà avremo nel rispondere ai bisogni, a maggior ragione quando parliamo di risposte integrate a bisogni della popolazione, che oggi sono sempre più complessi.

Antonio