“Sono sconvolto per quanto accaduto. Prima la notizia della brutale uccisione di Nadia De Munari, missionaria laica, originaria di Schio (Vicenza), e poi l’aggressione a colpi da arma da fuoco, avvenuta nella notte in Sud Sudan, ai danni vescovo monsignor Christian Carlassare, anche lui veneto, anche lui originario di Piovene Rocchette (Vicenza). Sono due episodi, per quanto differenti, tragici: due missionari veneti, entrambi impegnati nell’assistenza e nella cura verso il prossimo, hanno pagato di persona cosa vuol dire essere al servizio degli altri”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli. “Intendo stringermi con tutto il cuore al dolore della famiglia De Munari e alla comunità di Schio. Allo stesso tempo, augurandomi che presto padre Christian possa tornare nella nostra terra, vorrei rivolgere un pensiero affettuoso ai genitori di padre Carlassare, Marcellina e Pierantonio, e alla comunità di Piovene Rocchette. Va ricordato, inoltre, che stiamo parlando del vescovo più giovane del mondo, nominato da Papa Francesco lo scorso 8 marzo. Quanto è avvenuto in Sud Sudan deve richiamare l’attenzione sulle violenze subiti dai cristiani in tutto il mondo. E’ un dramma su cui la comunità internazionale ha il dovere di accendere i riflettori”.