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Autonomia: al Governo chiediamo una data certa!

ottobre 26, 2021

Cari Amici,

Il 22 ottobre del 2017 si è svolto il referendum sull’AUTONOMIA della nostra Regione!

In quell’occasione, come ben sappiamo, oltre 2,3 milioni di cittadini veneti si sono espressi a favore di questo percorso. Sono trascorsi 4 anni: il Veneto rivendica con forza questo traguardo.

Ai Governi di qualsiasi colore politico noi chiediamo e continueremo a chiedere di rispettare l’orientamento chiaro e netto espresso dai veneti. Non ci sono vie di mezzo.

Dove è finita la legge quadro?
La aspettiamo al varco del Parlamento.
La nostra richiesta al presidente del Consiglio, Mario Draghi, è che ci sia una data certa su una riforma che è centrale anche in vista delle risorse del Recovery.

Al Governo chiediamo di mantenere gli impegni assunti nel Documento di economia e finanza a proposito dell’autonomia differenziata delle Regioni. Bisogna accelerare il percorso: maggiore autonomia vuol dire maggiore responsabilità nell’utilizzo delle risorse, anche perché i fondi del Recovery che arriveranno dall’Europa richiedono capacità di spesa di Regioni, Province e Comuni.

Senza il traguardo dell’autonomia, si rischia di perdere la grande opportunità del Recovery.

Il weekend appena trascorso è stato denso di appuntamenti, come sempre, nel territorio. A Cittadella è stata inaugurata la 427 esima edizione della Fiera Franca, una tradizione che risale agli inizi del XIII Secolo. Sabato mattina tappa in Fiera a Padova all’opening ufficiale dell’edizione 2021 di Auto e Moto d’epoca, un appuntamento per gli appassionati dei motori e, sempre a Padova, ma stavolta all’Auditorium San Gaetano a Padova ho partecipato al convegno “20 anni di Anziani a casa propria. Prospettive per Anziani e Adulti in Difficoltà”.

Sociale: anziani e adulti in difficoltà. Il mio disegno di legge sull’affido in famiglia.

Ora più che mai è fondamentale aiutare le persone anziane sole e in difficoltà a rimanere nella propria casa, nel proprio ambiente di vita, tra familiari e amici! Nel mio intervento ho sottolineato l’importanza di recuperare la tradizione storica dell’integrazione socio-sanitaria di cui la nostra Regione, il Veneto, è un modello a livello nazionale.

Bisogna certamente sfruttare l’occasione del Recovery per investire più risorse sull’assistenza di prossimità e sul WELFARE DI COMUNITA’ anche e soprattutto grazie alle sinergie e alla collaborazione tra le istituzioni (Regione, Provincia e Comuni), Ulss del territorio e mondo dell’associazionismo.

In Senato sono primo firmatario di un disegno di legge che riguarda proprio l’AFFIDO DEGLI ANZIANI IN UN CONTESTO FAMILIARE. C’è bisogno di un cambiamento anche a livello culturale: sserve un nuovo modello di assistenza che promuova maggiormente l’autonomia del singolo e sviluppi le sue capacità relazionali. LEGGI QUI IL DDL

Concludo con una buona notizia.

Dopo i mesi di stop causati dalla pandemia, l’economia del Veneto riparte.
Ce lo dicono i numeri del Bollettino socio-economico della Regione diffusi proprio ieri.

Il PIL (Prodotto interno lordo) del Veneto è infatti in rialzo del 5,9%.
Ripartono anche i consumi delle famiglie (+4,2 % contro una media nazionale del 3,6%).

Sono tutti segnali positivi che adesso vanno valorizzati aiutando l’economia a girare sempre di più, riducendo ad esempio il peso della tassazione, come abbiamo chiesto più volte, in vista dell’ormai imminente Manovra di Bilancio che sarà presto all’esame del Parlamento.