“Mettere al sicuro le due banche venete equivale a scongiurare di mettere in ginocchio un intero sistema economico e produttivo. La negoziazione del Governo con le istituzioni europee non può tenere conto di questo aspetto, al di là delle soluzioni tecniche che verranno individuate per raggiungere questo obiettivo”: ad affermarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che condivide le richieste, rivolte al Governo, da parte delle associazioni imprenditoriali e sindacali che si riconoscono in Arsenale 2020. “Al Governo ribadiamo la nostra richiesta: va evitato il bail-in, l’Esecutivo intervenga per il salvataggio evitando il rischio di un effetto domino che andrebbe a colpire famiglie e imprese. Al Governo chiediamo di seguire la strada dell’intervento pubblico, basta tergiversare all’infinito. Mi auguro che le parole del presidente di Confindustria Boccia vengano ascoltate con la dovuta attenzione: serve dare un segnale di fiducia ai mercati. Domani potrebbe essere troppo tardi”, conclude De Poli che chiede all’Esecutivo, “allo scopo di escludere l’applicazione del bail-in, di valutare l’intervento di una società quotata in Borsa come, ad esempio Poste italiane, per giungere ad una soluzione in tempi rapidissimi”.