“Le notizie di stampa pubblicate oggi dal Corriere della sera confermano, purtroppo, le nostre preoccupazioni sulla vicenda di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il rischio è che, nel caso in cui si salvino le due banche, di non assicurare la continuità occupazionale dei due istituti. La prospettiva degli esuberi sarebbe socialmente devastante. Per queste ragioni, nei giorni scorsi, ho chiesto in un’interrogazione parlamentare al ministro Piercarlo Padoan quali azioni il Governo intenda intraprendere per salvare i due istituti, indispensabili per il tessuto imprenditoriale del Veneto, ma anche gli oltre 11.000 lavoratori”. Ad annunciarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che interviene sulle Banche venete. “Il giudizio moderatamente positivo della BCE sulla solvibilità dei due istituti – spiega De Poli – non può farci cantare vittoria. Per due ordini di motivi: innanzitutto, perché questo percorso di ricapitalizzazione da parte dello Stato non è stato ancora neppure avviato e bisogna capire, in questo contesto, che ruolo avrà il Fondo Atlante e, in secondo luogo, si rende indispensabile una riflessione pacata e approfondita sul piano di ristrutturazione e fusione”.