Banche venete: il Governo estenda il Fondo di solidarietà contro il rischio esuberi.

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Siamo convinti che sulle Banche venete, come abbiamo sempre detto, è indispensabile che si riconquisti la fiducia dei risparmiatori traditi. Per questo motivo abbiamo chiesto, fin dall’inizio, che il Governo estendesse gli strumenti di ristoro anche ai risparmiatori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. L’annuncio di Atlante sui 2500 esuberi è una doccia fredda. Nella giornata di ieri, in Aula in Senato, ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia Piercarlo Padoan: al Governo chiediamo di valutare la possibilità di estendere l’operatività del Fondo di solidarietà in particolare incrementandone la dotazione e allungando la durata del Fondo. Condivido in pieno le preoccupazioni dei sindacati. Il Fondo di solidarietà  rappresenta, da oltre un decennio, lo strumento di cui le banche si avvalgono per gestire, senza tensioni sociali né oneri per la collettività, le eccedenze di personale derivanti da processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale. Negli ultimi 15 anni, nel Fondo in parola sono confluiti infatti, per la percezione dell’assegno straordinario, circa 50.000 lavoratori bancari. Nell’interrogazione al Governo chiedo al ministro Padoan e al presidente del Consiglio Renzi se non ritenga opportuno valutare di trasferire al Fondo esuberi il contributo di solidarietà da 200 milioni che le banche girano al Fondo Naspi, allungando lo scivolo già deciso a maggio per decreto dal Governo.

 

 

LEGGI QUI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO PIERCARLO PADOAN E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MATTEO RENZI