(DIRE) Roma, 14 ott. – “In tema di infrastrutture per la banda larga, necessarie per costruire una societa’ digitale inclusiva, non si registrano solo ritardi ma soprattutto una rimodulazione dei fondi europei che, per il Veneto, si traduce in una grande beffa: fondi praticamente dimezzati. Il Ministero dello sviluppo economico, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare da me presentata lo scorso maggio, ha reso noto, infatti, che il nuovo Piano tecnico e il relativo cronoprogramma dei lavori per la realizzazione della banda ultralarga in Veneto e’ in corso di predisposizione da parte di Infratel, societa’ in house del Ministero, visto che il vecchio Piano risulta di fatto superato”. Cosi’ il senatore UDC Antonio De Poli commentando la risposta del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ad un’interrogazione da lui presentata sui ritardi della realizzazione della banda ultra larga in Veneto. “Il Ministero – continua De Poli – ci da’ ragione sul fatto che c’e’ un ritardo nella realizzazione degli interventi per la banda ultra larga, in modo particolare per il Veneto. Il paradosso e’ dato dal fatto che un Piano tecnico era stato gia’ predisposto da Infratel e, dopo essere stato approvato e discusso, si era arrivati all’istituzione di un Accordo di programma per lo sviluppo della banda larga tra MISE e Regione Veneto, lo scorso 22 maggio”. “Il problema e’ che tale Piano, di fatto, e’ stata superato e quindi ora e’ emersa l’esigenza di un nuovo Piano che deve tenga conto della rimodulazione della risorse che si sono abbassate da 35 milioni a 16 milioni”. “Il nuovo piano tecnico sulla base della richiesta pervenuta da parte della Regione Veneto il 23 settembre 2020, secondo quanto riferisce il Ministro, sara’ verosimilmente approvato non appena la giunta regionale si sara’ insediata”, conclude De Poli. (Vid/ Dire) 13:46 14-10-20 NNNN