“Le commesse ci sono. La mancanza di liquidità e una cattiva gestione dell’attuale management aziendale rischiano di danneggiare i 290 lavoratori della Procond Elettronica di Longarone che fa parte del gruppo Selcom. Il paradosso sta tutto qui. Per queste ragioni chiedo al Ministero dello Sviluppo economico di accendere i riflettori sulla questione e di sapere quali azioni il Governo nazionale intenda mettere in campo per sostenere la continuità produttiva di Selcom salvaguardando i dipendenti”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli che interviene sulla crisi Selcom che coinvolge, tra gli altri, diversi stabilimenti tra cui quello di Longarone (Belluno). “Da fonti di stampa – spiega De Poli – apprendiamo che, ancora una volta, a pagare il prezzo più alto rischiano di essere, ancora una volta, i lavoratori. Parliamo di stabilimenti che rischiano di essere affossati da un debito strutturale che è il risultato di una cattiva gestione dei vertici aziendali. La vicenda Selcom riguarda in totale 770 lavoratori: gli altri stabilimenti coinvolti sono a Bologna, Palermo e Milano. Mercoledì scorso si è svolto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico: chiediamo di venire a conoscenza delle problematiche emerse in termini finanziari e soprattutto di capire come l’Esecutivo interverrà per scongiurare lo stop alla produttività che avrebbe un impatto molto negativo a livello occupazionale. Accogliamo le preoccupazioni, espresse in maniera unanime dalle sigle sindacali, e chiediamo un intervento istituzionale volto a salvaguardare un sito produttivo importante per il Bellunese”.