Cari amici,
questa mattina in Senato si è tenuta, su mia iniziativa, una conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa tra UNPLI Unione nazionale Pro loco d’Italia e l’Associazione I Borghi più belli d’Italia
Erano presenti il presidente UNPLI, Antonino La Spina; il presidente Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi; Enzo Bianco (presidente Consiglio nazionale ANCI); Sandro Pappalardo (Cda ENIT); Pietro Ferrari Bravo (direttore della Fondazione Pro Loco Italia) e Osvaldo Bevilacqua (Ambassador dei Borghi più belli d’Italia).
Si tratta di una sinergia importante che è già una realtà da tanto tempo.
Si compie qui in Senato un passaggio formale significativo.
Nessuna sinergia sarebbe possibile se non ci fosse una condivisione di valori.
Io credo che oggi siamo tutti qui perché condividiamo gli stessi valori: tutelare le nostre tradizioni, il patrimonio culturale materiale e immateriale delle nostre comunità, valorizzare dal punto di vista turistico le meraviglie dei nostri borghi, promuovere un turismo che sia sempre più sostenibile.
L’Italia è ricca di tesori e di meraviglie che tutti ci invidiano.
Dobbiamo sfruttare al meglio le risorse del PNRR (1 miliardo) destinate ai borghi e soprattutto dobbiamo impegnarci affinché si creino itinerari turistici che portino visitatori e turisti (da tutta Italia e da tutto il mondo) a visitare e apprezzare la bellezza di questi borghi, ad apprezzarne la loro unicità.
Oggi, più che mai, infatti, c’è bisogno di un turismo local.
Direi che fa sempre più tendenza.
Secondo una ricerca dell’Università Cattolica di Milano, la tendenza a preferire lo slow tourism è nata come risposta allo scoppio della pandemia, ma oggi – al di là della pandemia – sta acquisendo sempre più spazi nel mercato turistico.
Il 54% dei viaggiatori considera positivamente il turismo lento, nelle piccole realtà dei territori.
E’ vero: abbiamo scoperto nuovi modi di viaggiare, abbiamo scoperto che non serve più un aereo per dire di aver fatto un viaggio, basta spostarsi da casa anche solo un po’.
Oggi partiamo tutti con il desiderio di un valore da riportare a casa e custodire per lungo tempo.
Ciò che si vuole portare a casa non è solo una vacanza, ma qualcosa in più: un’esperienza.
E l’esperienza è bella e positiva quando è mediata da chi – come fanno UNPLI e l’Associazione Borghi più belli d’Italia – conosce e ama il territorio, da chi sostiene le comunità locali delle piccole realtà nei territori, contrastando lo spopolamento delle aree interne e promuovendo quei percorsi necessari per creare occupazione, benessere, sviluppo.
Non è un caso che il turismo lento o slow tourism – (con i cosiddetti cammini, ciclovie, itinerari nei borghi antichi) sia stato al centro dei temi caldi della BIT 2023 che si è conclusa qualche giorno fa.
Turismo di qualità: è questa la direzione che l’Italia sta cercando di imboccare per favorire la riscoperta dei piccoli borghi tagliati fuori dai percorsi tradizionali.
Servono azioni sempre più coordinate a livello nazionale per il rilancio culturale e turistico dei borghi.
L’intesa che abbiamo presentato stamane in Senato va propria in questa direzione!
Antonio
INTERVISTA
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CONFERENZA STAMPA
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