Brenta: De Poli, servono certezze su opere ricarica falda per tutelare acqua, Governo intervenga con urgenza

 

“Sul Brenta condivido le preoccupazioni dei sindaci e in modo particolare del primo cittadino di Carmignano di Brenta, Eric Pasqualon: porro’ la questione sul tavolo del ministro dell’Ambiente e della Transizione ecologica, Stefano Cingolani, affinché il Governo intervenga con urgenza nelle sedi competenti per valutare la situazione in essere e soprattutto fornire le dovute garanzie ai territori in merito alle necessarie e indispensabili azioni di ricarica delle falde acquifere. Se non si procede con le opere di ricarica della falda si rischia seriamente di depauperare la risorsa idrica, che è un bene essenziale sia per l’uso civile che per quello agricolo e industriale. E’ una questione che riguarda da vicino tutto il nostro territorio, centinaia di migliaia di persone, sia nelle provincia di Padova che in quella di Vicenza. L’acqua è una materia prima vitale per tutti noi. L’ecosistema del Brenta va assolutamente tutelato”: così il senatore Udc Antonio De Poli che annuncia in Senato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero dell’Ambiente sulla questione dell’attivazione di un nuovo pozzo di prelievo sul Brenta. “Il nuovo pozzo porterà a prelievi di 1500 litri al secondo. Secondo i dati del CNR negli ultimi due anni si è verificato un abbassamento dei livelli della falda. Al Governo chiediamo certezze normative sui criteri di captazione delle acque e sulle opere di ricarica. Quest’ultime sono l’unica garanzia che abbiamo per tutelare il futuro del bacino imbrifero più grande d’Europa, il nostro Brenta”, conclude De Poli.