Antonio De Poli

Caso Cospito. Informativa del ministro della Giustizia Nordio

Cari amici,

questa sera sono intervenuto in Senato, nel corso dell’informativa del ministro della Giustizia Nordio sul caso Cospito. Ecco il testo integrale del mio intervento:

“Signor Presidente, Onorevoli colleghi,

in apertura di questo mio intervento, se mi consentite, vorrei prima di tutto esprimere la piena e totela solidarietà al giornalista Stefano Fumagalli e alla troupe del tg2 aggredita ieri sera di fronte al carcere Opera di Milano da alcuni manifestanti.

La libertà di stampa non può e non deve essere messa in discussione.

Ringrazio il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la puntuale ricognizione dei fatti e soprattutto per gli elementi di chiarezza su una vicenda che, come ha chiarito il Guardasigilli, è per sua natura molto complessa.

Oggi in Aula affrontiamo la vicenda di Alfredo Cospito, condannato per avere gambizzato l’AD di Ansaldo nel 2012 e di avere compiuto un attentato contro la scuola dei carabinieri di Cuneo nel 2006.

Partiamo dai fatti.

Cospito – che è in sciopero della fame da 105 giorni, come forma di protesta contro il regime del 41 bis – è stato trasferito nel carcere di Opera.

Pur mantenendo il regime del 41 bis, È STATO ASSICURATO UN PRINCIPIO CHE È LA NOSTRA DEMOCRAZIA È FONDAMENTALE: LA MASSIMA TUTELA DELLA SALUTE.

Su questo principio, IL GOVERNO HA DIMOSTRATO COERENZA E RESPONSABILITÀ.

E’ essenziale garantire le condizioni di salute del detenuto.

Proprio per questo motivo, essendo venuto meno un parametro sanitario– nello stesso identico giorno in cui è arrivata la comunicazione dal carcere di Sassari – IL MINISTRO HA DISPOSTO IMMEDIATAMENTE  IL TRASFERIMENTO NELLA STRUTTURA DI OPERA A MILANO DOVE IL DETENUTO E’ MONITORATO CON TUTTE LE ATTENZIONI NECESSARIE DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO.

Ringrazio il Ministro Nordio che, con il suo profilo garantista e autorevole, ha ribadito il concetto di Stato di diritto.

Da inizio dicembre, purtroppo,  stiamo assistendo ad atti di vandalismo perpetrati da esponenti di sedicenti gruppi anarchici che pretenderebbero l’’attenuazione della detenzione carceraria di Cospito.

Ora voglio essere molto chiaro e su questo ritengo dovrebbe esserci una totale unità di intenti a prescindere dallo schieramento politico da parte di tutti noi e dal caso specifico.

LO STATO NON SOLO NON DEVE AVERE NESSUN CEDIMENTO O FARE ALCUNA CONCESSIONE, MA NON PUÒ NEMMENO DARE IL MINIMO SEGNALE DI CEDIMENTO a coloro che praticano la violenza, come ha evidenziato in maniera impeccabile il Ministro oggi in Aula.

Se lo facesse verrebbe compromessa la credibilità del nostro sistema giudiziario.

VERREBBE MENO LO STESSO CONCETTO DI STATO DI DIRITTO.

La legge è uguale per tutti.

LO STATO DI DIRITTO SI FONDA, PER ANTONOMASIA, SUL PRINCIPIO DELL’ASTRATTEZZA E DELLA GENERALITÀ DELLA NORMA.

Ha ragione Ministro.

Apriremmo una diga.

Lo stato di salute del detenuto va salvaguardato a prescindere e questo lo Stato lo sta già facendo.

Questa linea di fermezza rispettosa della CERTEZZA DEL DIRITTO non può che ricevere il nostro plauso.

I legali di Cospito hanno avviato i percorsi giuridici per impugnare o chiedere la revisione di una situazione che si considera iniqua.

LA DECISIONE SPETTA SOLO GIUSTAMENTE ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA A CUI LA NOSTRA STESSA COSTITUZIONE GARANTISCE COMPLETA INDIPENDENZA E AUTONOMIA e a cui noi esprimiamo MASSIMA FIDUCIA!

Cari colleghi, la politica è chiamata non ad essere spettatrice passiva ma rispettosa del lavoro della magistratura.

Non a caso, come ha evidenziato bene Lei Ministro, anche nel caso del procedimento che le consentirebbe di revocare la misura del carcere duro, è comunque prevista l’acquisizione dei pareri degli organi della magistratura.

E’ un passaggio questo per noi centrale.

SUL TEMA DELLA GIUSTIZIA NON POSSIAMO DIVIDERCI.

E’ IL MOMENTO DELL’UNITÀ.

Le istituzioni hanno il dovere a mio avviso di rispondere in maniera unitaria.

DI FRONTE AGLI ATTACCHI AI PALAZZI DELLE DIPLOMAZIE DA PARTE DI SEDICENTI ANARCHICI, NOI SIAMO CONVINTI CHE DA QUEST’AULA OGGI DEBBA LEVARSI UN MESSAGGIO DI UNITÀ DA PARTE DI TUTTE LE FORZE POLITICHE.

NON POSSIAMO ABBASSARE LA GUARDIA NEI CONFRONTI DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E TERRORISMO.

Così come NON POSSIAMO MINIMAMENTE STRUMENTALIZZARE IL DIBATTITO POLITICO SCREDITANDO IL NOSTRO SISTEMA GIUDIZIARIO E DETENTIVO che, come ha sottolineato oggi il Ministro, assicura a tutti i detenuti, a prescindere dal caso specifico, la massima tutela delle condizioni di salute.

QUESTO PER NOI VUOL DIRE GARANTISMO E TUTELA DELLA PERSONA.

Per questo motivo come gruppo Civici d’Italia Noi Moderati MAIE esprimiamo positivamente l’intervento del ministro Nordio sulla vicenda Cospito”.

Senatore Antonio De Poli