Il caso delle Banche venete: obiettivo tutelare i risparmiatori.

Quello delle banche venete è uno tsunami finanziario – si stima un danno economico pari a 20 miliardi di euro – che rischia seriamente di mettere in ginocchio l’economia della nostra Regione. Al di là delle responsabilità di gestione che hanno riguardato i responsabili dei due istituti (Veneto Banca e BPVI) e della scarsa vigilanza da parte degli organi preposti, è urgente mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutelare dei risparmiatori. Per queste ragioni, nei giorni scorsi, ho presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché valuti la possibilità di estendere l’operatività del Fondo di solidarietà e gli indennizzi previsti dal Dl Banche (art. 8-10 del Dl n.59 /2016) anche agli investitori di Veneto Banca e Popolare di Vicenza vittime di meccanismi fraudolenti. E’ senz’altro positivo l’intervento con il Fondo Atlante e con il Fondo atlante 2 grazie ai quali si assicurano gli aumenti di capitale. Il mio auspicio è che tali interventi privilegino gli istituti maggiormente esposti nei confronti del tessuto imprenditoriale, in modo particolare delle piccole e medie realtà nel Nord Est e nel Veneto. Siamo davanti a uno scenario molto grave su cui, da una parte, è necessario fare chiarezza, ma dall’altro vanno messi in campo gli strumenti di ristoro adeguati per risparmiatori traditi.

LEGGI QUI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL PREMIER MATTEO RENZI