“Oggi poniamo le fondamenta, corriamo insieme per costruire qualcosa di più grande: E’ l’inizio di un percorso che porterà alla formazione del Ppe italiano per un centrodestra a vocazione maggioritaria. Non possiamo prescindere dal fatto che è stato il centrodestra a vincere le elezioni e oggi si rende la necessità di dare un messaggio chiaro per ricostruire un campo vasto dove l’area politica popolare cattolica liberale abbia una degna rappresentanza”. Ad affermarlo è il senatore Udc Antonio De Poli, il regista “veneto” che ha lavorato, dietro le quinte, alla firma dell’accordo federativo – firmato stamane a Palazzo Madama – tra Udc e Forza Italia. Il patto tra forzisti e Scudo crociato portera’ alla nascita del nuovo gruppo “Forza Italia Ppe” che conterà, a questo punto, 61 senatori e diventa il secondo gruppo parlamentare della legislatura, a Palazzo Madama. “In linea e coerenza con quanto abbiamo detto in campagna elettorale – spiega De Poli – , vogliamo dare il nostro contributo in Parlamento intorno a proposte chiare e precise: riduzione della pressione fiscale, sburocratizzazione, giovani lavoro e famiglia; difesa della vita, centralità della persona, libertà educativa e, ancora, giustizia con certezza della pena; sicurezza con più risorse alle forze dell’ordine. Dai risultati del voto e’ emersa un’Italia spaccata in due – aggiunge De Poli nel giorno in cui in Senato si procede all’elezione del presidente -. L’Italia e il Veneto hanno bisogno di un governo stabile per dare le risposte che oggi si attendono cittadini famiglie e imprese. E’ impensabile non accogliere l’appello alla RESPONSABILITÀ che è giunto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In Veneto, in modo particolare le categorie economiche aspettano risposte precise: la nostra regione e in generale il Nordest deve agganciare il treno della ripresa per dare lavoro e assicurare prospettive alle nuove generazioni. L’appartenenza alla famiglia politica del PPE è per noi un punto di forza che oggi si traduce in questo primo passo che inaugura un percorso politico a dimostrazione del fatto che abbiamo creduto e continuiamo a credere in un progetto politico che va oltre il 4 marzo”, mette in evidenza De Poli che, nelle ore in cui si svolge la seconda votazione del presidente del Senato, conclude: “Auspico sia una figura di garanzia, una persona in grado di unire l’Italia”.