La questione è nazionale, serve un intervento finanziario da parte dell’Unione europea
Sto con gli agricoltori. L’emergenza cimice asiatica è tutt’altro che risolta. Le risorse finora stanziate dal Governo sono del tutto insufficienti.
Le imprese agricole stanno pagando un prezzo altissimo: 48.000 aziende hanno avuto campi e frutteti danneggiati da questo terribile insetto. Parliamo di un danno di 740 milioni, di cui 160 milioni solo in Veneto.
Le regioni più colpite sono Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, Trentino, Friuli e Lombardia.
Serve un Piano strategico nazionale con interventi di ristoro a favore delle aziende agricole colpite, come ho chiesto di recente in un’interrogazione al Governo.
Si tratta di un’emergenza paragonabile alla Xylella in Puglia su cui giustamente è intervenuta anche l’Unione europea.
Le istituzioni europee intervengano con un sostegno finanziario per contrastare questa emergenza che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese agricole!
Antonio