L’Istituto Affari Internazionali indice la terza edizione del Premio IAI, che comprende anche un Premio speciale per la comunicazione. Il tema di questa edizione è Il pianeta, l’Europa e io: come contrastare i cambiamenti climatici, assicurare un modello di sviluppo sostenibile e tutelare l’ambiente?
Possono partecipare:
- Studenti universitari e neolaureati da non più di un anno (nati dal 1993 in poi), di qualunque nazionalità, dei corsi di laurea di tutti gli atenei italiani o presenti in Italia o studenti italiani iscritti a corsi di laurea all’estero (UE);
- Studenti delle scuole superiori (IV e V anno).
I partecipanti dovranno analizzare il tema prescelto attraverso l’elaborazione di un saggio (di un minimo di 1.000 e un massimo di 1.500 parole) che potrà essere corredato da immagini o grafici.
Per il Premio speciale per la comunicazione si dovrà realizzare un videoclip anche in forma amatoriale, realizzato con cellulare o tablet che risponda al quesito del concorso.
Per la categoria “Universitari”, i primi tre selezionati vedranno il loro saggio pubblicato in una delle collane editoriali dell’Istituto. Il primo classificato, inoltre, avrà anche l’opportunità di svolgere un tirocinio retribuito, della durata di tre mesi, presso l’Istituto.
Per la categoria “Studenti di scuole superiori”, il primo classificato otterrà la pubblicazione del saggio e riceverà un assegno di 400 euro, con la possibilità di frequentare gratuitamente uno dei corsi formativi IAI, al raggiungimento della maggiore età.
Tutti i finalisti, inclusi i vincitori, avranno la possibilità di pubblicare un estratto del loro saggio sulla rivista online dell’Istituto. Il ragazzo che avrà realizzato il migliore videoclip riceverà un assegno di 400 euro. Ulteriori premi e riconoscimenti potranno essere messi a disposizione da enti e sponsor.
La partecipazione al concorso è gratuita. La scheda di partecipazione e i file con gli elaborati dovranno essere inviati entro il 5 aprile 2020. Per i minorenni va allegato anche un modulo di autorizzazione firmato dai genitori.