“Bisogna invertire la tendenza degli ultimi dieci anni: la stretta del credito colpisce le imprese, soprattutto quelle più piccole. Comprendo le preoccupazioni del presidente di Confartigianato Marco Granelli che, insieme a tutte le segreterie provinciali della Confederazione, stanno evidenziando il rischio di un progressivo impoverimento del tessuto produttivo locale: senza credito e senza investimenti le imprese faticano a innovare. E’ fondamentale che vengano costruiti percorsi di accesso al credito più inclusivi, capaci di accompagnare le piccole imprese nella doppia transizione digitale e green. Il quadro geopolitico attuale, il rischio dazi e i costi energetici impongono di individuare nuove soluzioni che, a nostro avviso, non possono e non debbono prescindere da una disciplina normativa che valorizzi le banche locali nei territori, in grado di dialogare con i nostri piccoli imprenditori con quella sensibilità che solo una banca locale può avere”: così il segretario nazionale Udc Antonio De Poli che, commentando l’allarme lanciato dal presidente di Confartigianato Padova , Gianluca Dall’Aglio, aggiunge: “Serve una riforma del Fondo centrale di garanzia contro la stretta creditizia che rischia, seriamente, di danneggiare le piccole medie imprese del nostro territorio (a Padova ad esempio si registra un calo della concessione di prestiti pari ad oltre il 64% in 10 anni), così come dobbiamo rafforzare la nuova Sabatini, uno strumento che vuole rafforzare e migliorare la competitività delle nostre aziende”, conclude De Poli.