Antonio De Poli

Conferenza sulla pace nel mondo e cerimonia di consegna dei Leoni d’oro per la carriera, l’impresa e le arti

Cari amici,

stamane al Senato ho aperto i lavori della conferenza sulla pace nel mondo e la cerimonia di consegna dei Leoni d’oro per la carriera, l’impresa e le arti a cura del Gran Premio internazionale di Venezia, in collaborazione con la fondazione Foedus. 

Credo che – se non vado errato – sia la seconda volta che questa cerimonia si svolge qui a Palazzo Madama.

Prima di tutto vorrei introdurre chi interverrà in questa giornata.

Saluto e ringrazio il Dottor SILENO CANDELARESI, presidente del Premio Leone d’Oro; MARIO BACCINI, presidente della Fondazione Foedus e del premio Leone d’oro per la pace.

Il premio del Leone d’oro assegna un importante riconoscimento anche a chi promuove l’arte (anzi le arti), la cultura, l’impresa.

Saluto e ringrazio per la loro presenza qui stamane anche i protagonisti di questa giornata, ovvero i vincitori ai quali saranno consegnati i 4 Leoni d’oro: GERARDO SACCO, ADAMO DELL’ORCO, GIUSTINO BUSIELLO (i primi due sono artisti e quest’ultimo imprenditore) e YOUSSEF BALLA (ambasciatore del Marocco, Paese con il quale l’Italia è da sempre legato da un rapporto di profonda amicizia).

Il Leone D’Oro non ha bisogno di presentazioni, è il più prestigioso dei riconoscimenti italiani all’arte e alla cultura.

E’ un premio che è nato nel 1932 ed assegnato nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nell’ambito del Leone D’Oro vengono assegnati diversi premi.

Uno di questi è proprio il Premio del Leone d’oro per la pace ( di cui è presidente Baccini), premio che è stato istituito nel 2017. Ed è un riconoscimento che, a mio avviso, oggi ha una valenza simbolica molto importante.

Proprio oggi ricorre un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina. Esattamente, il 24 febbraio del 2023, infatti, scoppiava la guerra a Kiev con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

I nostri occhi non possono e non devono abituarsi agli scenari di guerra e morte, a cui assistiamo ogni giorno. Noi tutti ci auguriamo che possano cessare le ostilità e possa ritornare, finalmente, la pace.

Il Leone è per definizione icona di pace, di bellezza, di armonia, concordia.

Ma è anche simbolo di bene, di amore, di impegno per promuovere benessere sociale.

Questo è il senso profondo di questa manifestazione.

Dare un riconoscimento a chi, ogni giorno, come Gerardo, Adamo, Giustino e Youssef, si dedicano – nella propria vita quotidiana e con il proprio lavoro – agli altri, per il benessere degli altri.

E’ un premio che è carico di significati.

Quindi esprimo le mie più sincere congratulazioni in primis ai 4 vincitori di quest’anno e anche al presidente Baccini e al presidente Candelaresi che, grazie alla loro straordinaria sensibilità e al loro impegno, portano avanti da tempo questa bellissima iniziativa.

Antonio

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