In queste ore si svolge la seconda giornata ed ultima del congresso PPE a Malta.
Ho il piacere di condividere con Voi, cari amici lettori del web, alcune riflessioni.
Il giorno dopo la Brexit, sono sempre più convinto che o l’Europa si sveglia dal ‘sonno’ o rischia di essere travolta dai populismi antieuro.
Il vento lepenista soffia forte, non va sottovalutato ma sono convinto che, oggi, da Malta, possa giungere un segnale chiaro, altrettanto forte: chi ama l’Europa vuole il bene dell’Italia e crede nel progetto di pace e nei valori di concordia che furono i ‘pilastri’ dell’Unione europea. Riscopriamo le radici cristiane dell’Europa.
Mi piace sempre ricordare le parole del grande Papa Giovanni Paolo (“L’Europa del Terzo millennio o sarà cristiana o non sarà”).
Quel monito , in un momento in cui si alzano i muri del trumpismo, è più che mai attuale. Il PPE può svolgere un ruolo chiave nel combattere contro i populismi?
Sì, certamente. Ma come? Non perdendosi in chiacchiere ma auspicando, prima di tutto in Italia, il percorso verso la costruzione di un PPE italiano e l’unità di quelle forze rappresentano credono nel vocabolario politico della solidarietà e nei valori dei Cristiani Democratici.
Questa è la strada da percorrere. Da Malta, oggi pomeriggio, torneremo a Roma certi che questa sarà la sfida da vincere.
Il mio pensiero va ad Alcide De Gasperi: lui fu l’artefice indiscusso di una nuova stagione politica in Italia, all’indomani del secondo dopoguerra: l’Italia ritrovata la sua unità grazie all’impegno dei Cristiani democratici che hanno favorito, respingendo gli integralismi, il consolidarsi della democrazia.
Oggi, come allora, siamo chiamati a respingere con forza suggestioni populiste e nuove forme di integralismo. Da questa via stretta passa il futuro di una nuova Europa e di una nuova Italia in Europa.