“Nel far fronte alla crisi sanitaria del Covid 19, nell’accesso alle cure, anche se ci si trova in una situazione in cui le risorse possono scarseggiare, non si debbono discriminare gli anziani, le persone più vulnerabili come disabili e persone non autosufficienti. Questo principio è stato stabilito da un documento della Commissione Bioetica del Consiglio d’Europa e anche da dal Comitato nazionale di bioetica”. Ad affermarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che sottolinea “non è eticamente accettabile che, in alcuni casi, gli anziani non siano stati protetti”. “La cultura dello scarto, più volte condannata da Papa Francesco, purtroppo, sta emergendo con questa difficilissima crisi: l’accesso alle terapie non si può e non si deve basare sulla base dell’età”. “Alla base del problema – ricorda infine De Poli – c’è un sistema sanitario nazionale che, negli anni, ha subito tagli importanti e, dunque, questa vicenda ci fa capire quanto sia importante investire sulla sanità pubblica a tutela della salute per ciascuno di noi. E’ la nostra Costituzione a ricordarci i principi su cui bisogna basarsi a livello legislativo: diritto alla salute, uguaglianza, solidarietà”.