“Il Distretto del Mobile che, dalla Bassa Padovana al Veronese e al Polesine, comprende 1.102 aziende, ha lanciato un SOS che la politica veneta ha il dovere di accogliere. Le aziende, come tutte quelle della filiera produttiva, registrano perdite nei fatturati. In Senato, nel corso dell’esame del Decreto Liquidità, chiederò indennizzi diretti alle imprese per le perdite di fatturato. E’ insufficiente la strategia messa in atto dal Governo che, con i prestiti alle piccole medie imprese, costringe le aziende a indebitarsi con le banche e, inoltre, fa arrivare la liquidità quando ormai è troppo tardi. Quando si è in terapia intensiva, negli ospedali, l’elemento tempo è un fattore cruciale. Bene, lo stesso, in parallelo, vale per l’economia e per il tessuto produttivo: se l’ossigeno della liquidità arriva oggi, è utile. Se arriva domani o fra un mese, il paziente – ovvero l’impresa – è già morto”. A metterlo in evidenza è il senatore UDC Antonio De Poli che accoglie l’allarme lanciato dal Direttivo di Lignum, ente di governo del Distretto del Mobile in Veneto. “Parliamo di una realtà che dà lavoro a 6.600 persone nel territorio. Si tratta di un’eccellenza artigianale che ha il suo cuore a Casale di Scodosia e che, a causa dell’emergenza Covid, rischia di subire un colpo mortale. La crisi, a livello nazionale, riguarda il comparto dell’arredo che – continua De Poli -, in Italia, conta 20.000 imprese e 130.000 lavoratori. Per questo mondo bisogna programmare una riapertura in sicurezza, facendo ripartire anche i punti vendita di mobili e arredamento, le attività dei magazzini e della logistica e dei cantieri edili”.