“Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ascolti il grido di parrucchieri ed estetiste. Non farli ripartire equivale ad aprire la strada verso il fallimento di queste persone e delle loro attività. Bisogna lavorare a soluzioni in grado di minimizzare il rischio e di garantire a queste attività di ripartire, ad esempio consentendo, nel rispetto delle regole previste, di far entrare un cliente alla volta e magari su appuntamento”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando le proteste di stamane, a Padova, dove il titolare di un centro estetico si è incatenato all’esterno del proprio negozio, afferma: “La protesta dei titolari del punto estetica di Corso Milano, a Padova, ci dà l’idea della difficoltà in cui si trovano tanti piccoli imprenditori che non vedono gli spiragli per una reale ripartenza. Esprimo tutta la mia solidarietà al titolare del salone ‘La dolce vita’ che, oggi, con questa manifestazione, giustamente vuole che vengano accesi i riflettori su una situazione intollerabile. Non c’è una strategia sulla ripartenza e non è stata avviata dal presidente Conte nessuna fase 2. Siamo profondamente delusi e lo dico perché, ogni giorno, ricevo telefonate di piccoli imprenditori che hanno dipendenti da mantenere, tasse da pagare e scadenze fiscali. Il Governo non può far finta di non vedere”, conclude il parlamentare padovano.