“Una campagna ‘Italia sicura’ per ristabilire un’immagine positiva del nostro Paese a livello sia nazionale ma soprattutto internazionale e misure di sostegno straordinarie a quei comparti come il manifatturiero e, in modo particolare, il tessile che, fra l’altro, sono strettamente connessi al mercato della Cina”. A chiederlo al Governo è il senatore UDC Antonio De Poli che, accogliendo l’SOS lanciato ieri dal presidente di Confartigianato Veneto Agostino Bonomo, interviene sull’impatto economico del coronavirus: “L’emergenza economica del coronavirus va affrontata guardando con attenzione alla percezione di ciò che sta accadendo qui da parte dei nostri partner internazionali. Dobbiamo difendere il made in Italy e tutta la filiera produttiva, a partire dal turismo (in Veneto e Lombardia si concentrano il 40% delle esportazioni straniere) ma anche con una particolare attenzione al mondo delle imprese e dell’artigianato. La mancanza delle materie prime nei settori del tessile, della meccanica e del manifatturiero in generale, sta mettendo in difficoltà questi comparti. Bisogna creare un sistema di salvataggio perché per il mondo della moda che, lo scorso anno, ha esportato prodotti pari 10 miliardi, oggi, oltre agli acquirenti mancano anche i fornitori dalla Cina. Al Governo chiediamo risposte adeguate per sostenere i comparti produttivi che da qui a fine anno rischiano di vedere i propri fatturati ridursi pesantemente”, continua De Poli che, ieri, a Palazzo Madama, ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui si chiede al Governo, oltre che di estendere le agevolazioni fiscali previste al di là delle zone rosse, almeno a livello delle aree provinciali nelle regioni coinvolte, di “adottare misure di sostegno straordinarie alle imprese e al reddito dei lavoratori come un Fondo straordinario per gli ammortizzatori sociali”.
Coronavirus: De Poli (Udc), campagna ‘Italia sicura’ per rilanciare made in Italy, Governo intervenga su manifatturiero
“Una campagna ‘Italia sicura’ per ristabilire un’immagine positiva del nostro Paese a livello sia nazionale ma soprattutto internazionale e misure di sostegno straordinarie a quei comparti come il manifatturiero e, in modo particolare, il tessile che, fra l’altro, sono strettamente connessi al mercato della Cina”. A chiederlo al Governo è il senatore UDC Antonio De Poli che, accogliendo l’SOS lanciato ieri dal presidente di Confartigianato Veneto Agostino Bonomo, interviene sull’impatto economico del coronavirus: “L’emergenza economica del coronavirus va affrontata guardando con attenzione alla percezione di ciò che sta accadendo qui da parte dei nostri partner internazionali. Dobbiamo difendere il made in Italy e tutta la filiera produttiva, a partire dal turismo (in Veneto e Lombardia si concentrano il 40% delle esportazioni straniere) ma anche con una particolare attenzione al mondo delle imprese e dell’artigianato. La mancanza delle materie prime nei settori del tessile, della meccanica e del manifatturiero in generale, sta mettendo in difficoltà questi comparti. Bisogna creare un sistema di salvataggio perché per il mondo della moda che, lo scorso anno, ha esportato prodotti pari 10 miliardi, oggi, oltre agli acquirenti mancano anche i fornitori dalla Cina. Al Governo chiediamo risposte adeguate per sostenere i comparti produttivi che da qui a fine anno rischiano di vedere i propri fatturati ridursi pesantemente”, continua De Poli che, ieri, a Palazzo Madama, ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui si chiede al Governo, oltre che di estendere le agevolazioni fiscali previste al di là delle zone rosse, almeno a livello delle aree provinciali nelle regioni coinvolte, di “adottare misure di sostegno straordinarie alle imprese e al reddito dei lavoratori come un Fondo straordinario per gli ammortizzatori sociali”.