Antonio De Poli

Coronavirus, emergenza sanitaria ed economica: AGIRE SUBITO!

Cari Amici,

voglio rivolgere il mio GRAZIE a medici, infermieri e operatori sanitari per il loro lavoro straordinario che, ormai da più di un mese, nelle strutture della nostra regione, è ESSENZIALE IN QUESTA BATTAGLIA CONTRO IL VIRUS COVID 19!

Sono grato per il loro impegno quotidiano e per il grande contributo anche di forze dell’ordine e forze armate, Protezione civile e volontari.

Partiamo proprio da qui, dall’emergenza sanitaria!

  1. A CHI E’ IN PRIMA LINEA chiediamo che vengano garantiti I DISPOSITIVI DI SICUREZZA (mascherine, tute, etc).

 

  1. TUTELARE CITTADINI E FAMIGLIE

 

  1. PROTEGGERE LE FASCE PIU’ DEBOLI (anziani, disabili, persone non autosufficienti, malati). 

 

 

 

Dall’altro lato, in parallelo, bisogna INTERVENIRE SUBITO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SOCIALE ed ECONOMICA.

In questa fase, siamo grati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che auspica un clima di pacificazione e di unità tra tutte le forze politiche.

Come CENTRODESTRA PORTEREMO in Parlamento LE NOSTRE PROPOSTE per MIGLIORARE IL DECRETO CURA-ITALIA.
Si tratta di un DECRETO CHE, per quanto mi riguarda, è insufficiente e VA MIGLIORATO!

Quindi, COME CENTRODESTRA DICIAMO NO A PROVVEDIMENTI BLINDATI.
Siamo pronti a discuterne in Parlamento con l’obiettivo di apportare dei miglioramenti al DECRETO LEGGE!

Per far ripartire la nostra economia SERVE UNO CHOC FISCALE E NON, AL CONTRARIO, MISURE TAMPONE NEL BREVE PERIODO.

In Veneto, FAMIGLIE, IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI MERITANO RISPOSTE CONCRETE!

Proprio ieri è arrivato un dossier del CNA (Confederazione nazionale artigiani) del Veneto.
Cosa dicono i numeri?
Oltre 146.000 PICCOLE MEDIE IMPRESE , nella nostra regione, saranno COSTRETTE A CHIUDERE LE SARACINESCHE nelle prossime settimane, per effetto delle restrizioni e delle crisi dovuta al coronavirus.
Parliamo del 34% del totale delle aziende nella nostra regione. E questi sono solo i primi EFFETTI NEGATIVI!

  1. Servono MAGGIORI RISORSE PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI a tutela dei lavoratori dipendenti;
  2. MAGGIORI TUTELE PER I LAVORATORI AUTONOMI: no alla ‘mancia’ di 600 euro ma un bonus di 1000 euro, estendibile a tutto il periodo dell’emergenza (e non solo una tantum) e da applicare all’intera platea di liberi professionisti (inclusi ingegneri, architetti, commercialisti, etc).
  3. INDENNIZZI ALLE IMPRESE che registrano perdite nel fatturato, a sostegno dell’INTERA FILIERA PRODUTTIVA (turismo, comparto termale, agricoltura, commercio, artigianato e manifatturiero);
  4. SOSPENSIONE DELLE TASSE PER TUTTO IL 2020. Serve uno choc fiscale per rilanciare l’economia dei nostri TERRITORI.
  5. UN INCENTIVO-PREMIO PER MEDICI E SANITARI impegnati in prima linea.

 

Antonio