Un Fondo di emergenza per il ricorso agli ammortizzatori sociali a livello nazionale, una campagna della Farnesina per tranquillizzare i mercati a livello internazionale, moratoria sui mutui ed esonero da versamenti e adempimenti tributari e previdenziali per le regioni danneggiate dall’emergenza anche al di fuori dalle ‘zone rosse’, e risorse adeguate e importanti per il FIS (Fondo integrativo salariale) che è fondamentale per il comparto termale”. Sono alcune delle richieste avanzate dal senatore UDC Antonio De Poli al Governo sulle misure da adottare per affrontare l’emergenza economica del Coronavirus. “Secondo uno studio di Confturismo Federalberghi – sottolinea De Poli – , solo nei prossimi due mesi, si rischia di perdere in Italia 40 milioni di presenze, ovvero 21 miliardi di fatturato. E’ un problema di stampo nazionale e che non riguarda solo il Veneto che è terza regione turistica d’Italia e, secondo queste previsioni, perderà 8 miliardi. E’ doveroso che il Governo prenda le giuste misure al più presto. C’è un problema, certamente, di immagine a livello internazionale. E’ fondamentale che il Governo e, in modo particolare, la Farnesina agisca presso gli altri Paesi esteri per promuovere l’Italia come un Paese sicuro dove la sanità funziona e proprio per questo motivo i casi emergono. Solo in Veneto sono stati eseguiti 4000 tamponi, ad esempio”, continua De Poli che, a proposito dell’allarme lanciato dagli albergatori dei Colli Euganei, annuncia: “Presenterò oggi stesso un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, affinché intervenga urgentemente presso l’INPS sul FIS, Fondo integrativo salariale. La situazione che stanno vivendo i nostri hotel è drammatica. Meno prenotazioni vuol dire meno dipendenti e, dunque, meno lavoro. Il Governo intervenga subito”.