Covid: De Poli, Bassa Padovana esclusa da contributi L.Bilancio su assistenti sociali, Governo intervenga

“La pandemia in atto ha messo in risalto drammaticamente la fragilità dei servizi sociali. Oggi l’Italia soffre di un deficit strutturale di assistenti sociali. Ho accolto l’allarme lanciato dal sindaco di Este, Roberta Gallana, in quanto Comune capofila di un ambito territoriale che si occupa della gestione dei servizi sociali di 44 Comuni con oltre 180.000 abitanti, nella Bassa Padovana. La legge di Bilancio 2021 ha previsto contributi ma questo territorio è tagliato completamente fuori. Perché? Siamo al paradosso: sono previste risorse per quei territori dove c’è 1 assistente sociale ogni 6500 abitanti ma non si dà nulla a chi, come nel caso specifico, registra 1 assistente sociale ogni 7400 abitanti. Che senso ha? Al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Andrea Orlando, chiediamo di porre rimedio a questa assurdità”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che, rispondendo a una lettera a lui indirizzata dal sindaco di Este, Roberta Gallana, aggiunge: “Siamo di fronte ad un’emergenza sociale a 360 gradi e non solo sanitaria, purtroppo. Al ministro Orlando chiedo di valutare la possibilità di prevedere un Fondo nazionale sociale straordinario per potenziare i servizi e gli interventi sociali nei Comuni e nei territori. Servono risorse e contributi anche per quei Comuni, come i 44 municipi della Bassa Padovana, attualmente esclusi dai fondi previsti dalla Legge di bilancio 2021. Al Governo chiedo di intervenire per individuare una soluzione alla scarsità di assistenti sociali. Queste figure professionali vanno valorizzate e i Comuni vanno sostenuti. La legge quadro n.328/2000 – che ha riformato i Servizi sociali e ha istituito gli ambiti territoriali sociali – va attuata e per farlo servono risorse. La normativa, fra l’altro, prevede anche un livello essenziale delle prestazioni, stabilendo la presenza di 1 assistente sociale ogni 5000 abitanti ma, come accade nella Bassa Padovana, oggi i numeri ci dicono che la pandemia sta aggravando la situazione mettendo in risalto la fragilità del sistema dei Servizi sociali”, conclude De Poli.

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