“Al Governo noi richiediamo di rispettare un principio: quando lo Stato chiede a un’attività di abbassare le saracinesche, è essenziale individuare misure di sostegno più efficaci di quelle previste finora. Ho lanciato tre proposte nei giorni scorsi: per risollevare le sorti del tessuto economico e produttivo, noi chiediamo una moratoria fiscale, a partire dall’esenzione IMU sugli immobili strumentali, Tari (tassa sui rifiuti), Tosap (Tassa occupazione suolo pubblico) e canone Rai per esercenti; risarcimento dei costi fissi (es. canone mensile delle locazioni); intervento sulla liquidità prevedendo, ad esempio, la proroga della moratoria sui pagamenti dei finanziamenti”. Ad affermarlo è il senatore UDC Antonio De Poli che, commentando i dati illustrati da Confesercenti del Veneto centrale sulla crisi in provincia di Padova, aggiunge: “I ristori previsti dal Dl Sostegni coprono tra l’1,6% e il 5% di perdite. E’ troppo poco. Abbiamo chiesto al presidente Draghi subito un ulteriore scostamento di bilancio di 20 miliardi visto: riteniamo indispensabile un decreto Sostegni bis per aiutare i comparti più colpiti dalla crisi. Bisogna lavorare a una programmazione delle riaperture. Le imprese, così come i cittadini e le famiglie, hanno bisogno di una prospettiva di fiducia e di ripartenza. In vista del nuovo decreto Covid – domani ci sarà il Consiglio dei ministri – noi chiediamo che sia previsto un allentamento delle restrizioni laddove i numeri sui contagi sono in miglioramento. Bisogna accelerare sui vaccini e contestualmente allentare i vincoli: è questa l’unica via per consentire alle nostre imprese di ripartire”, conclude De Poli.