(9Colonne) Roma, 24 mag – “Le palestre stanno riaprendo ma tra 1000 difficoltà e le piscine al chiuso – un paradosso – sono ancora ferme. Insisteremo presso il Governo affinché innanzitutto possa esserci una situazione di pari trattamento: che senso rimandare all’1 luglio la riapertura delle piscine al chiuso? Perché le palestre sì e le piscine no? I gestori rischiano seriamente di fallire: in una situazione di grande emergenza, infatti, i club si trovano a dover gestire i voucher visto che, come prevede la legge, i clienti che non hanno beneficiato dell’abbonamento hanno diritto ad un buono”. Lo afferma il senatore UDC Antonio De Poli che aggiunge: “Come sottolinea oggi Sandro Cucuccio, referente di Ascom Confcommercio per il settore fitness, “il connubio tra spese per mantenere un centro fitness (es. affitto e utenze) e rimborsi ai clienti (voucher) rischia di trasformarsi in un mix che mette in ginocchio i gestori delle palestre. Al Governo chiediamo di intervenire con un pacchetto di misure di sostegno ad hoc, fin dal prossimo Decreto Sostegni bis, prevedendo un Fondo di ristoro per le attività di fitness. E’ preoccupante – conclude De Poli – che, solo a Padova città, solo per fare un esempio, su 70 palestre, il 30% ha già chiuso e messo in vendita le attrezzature. Bisogna individuare una soluzione che vada incontro a chi ha pagato un prezzo molto alto della chiusura”, conclude De Poli.