Covid19: serve un piano shock, no a politiche assistenzialiste

Anche questo lunedì, come ormai da diverse settimane, sono a Roma, in Senato.

L’emergenza Covid 19 chiama tutti a dare il proprio contributo. Come ho sottolineato sabato scorso, in un video sui social, la democrazia non può andare in quarantena!
La settimana che si apre è fondamentale per l’esame del Decreto Cura-Italia. Come opposizione di centrodestra, abbiamo presentato un pacchetto di EMENDAMENTI con l’OBIETTIVO DI MIGLIORARE IL DECRETO.

C’è una politica assistenzialista e una che guarda alla crescita e al futuro. In Veneto cittadini e imprese non chiedono aiuti o bonus fine a se stessi ma un Piano di interventi strategici per risollevare l’economia e consentire alle imprese di non chiudere. Questa è l’unica via perché le risorse sono poche e vanno usate con un minimo di visione e di STRATEGIA.

In Senato, al decreto Cura-Italia, ho presentato una serie di emendamenti, unitamente a quelli che ho presentato insieme al gruppo parlamentare. Qui anticipo i contenuti di alcuni degli emendamenti presentati:

1. STANZIAMENTO DI 20 MLN DI EURO PER LA CAMERA DI COMMERCIO DI PADOVA con l’obiettivo promuovere il territorio e rilanciare il sistema produttivo della provincia di Padova nei prossimi due anni;

2. FONDO STRAORDINARIO DI 27 MLN DI EURO da destinare alle Camere di commercio;

3. SOSPENSIONE DI TRIBUTI E CONTRIBUTI PER TUTTO IL 2020 e non solo per 1-2 mesi;

4. PROROGA DELLE SCADENZE PER I VERSAMENTI dovuti;

5. SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI DELLE UTENZE a favore di cittadini e imprese;

6. Istituzione di un FONDO DI EMERGENZA PER IL TURISMO DI 10 MLN;

7. estendere anche a LIBERI PROFESSIONISTI (es. ingegneri, architetti, commercialisti) non iscritti alla gestione separata INPS L’INDENNITÀ PREVISTA PER I LAVORATORI AUTONOMI;

8. Una serie di MISURE PER IL COMPARTO AGRICOLO (innalzamento a 1000 euro il contributo in favore dei lavoratori agricoli danneggiati);

9. Una serie DI MISURE PER IL COMPARTO TERMALE (es. innalzamento a 1000 euro il contributo in favore dei lavoratori stagionali del turismo e un Fondo di 21 mln di euro per il triennio 2020-2022 per la revisione delle tariffe del Servizio sanitario nazionale);

10. Misure specifiche a sostegno delle SCUOLE PARITARIE (es. contributo una tantum di 270 mln di euro e Cig in deroga per il personale degli istituti);

11. Misure a sostegno di EMITTENTI TV RADIO locali.

Serve un intervento a 360 gradi che sostenga anche le piccole medie imprese e artigiane. La nostra regione ha bisogno di un Piano shock per far ripartire l’economia e ridare fiducia a tutto il sistema.

L’Europa non può restare a guardare alla finestra: è tempo di unire le forze, al di là dei colori politici per il Veneto e per tutta l’Italia!

Antonio