Culle vuote, serve un piano Marshall per LA FAMIGLIA!

Cari amici,

questa settimana torniamo ad occuparci di due temi che mi stanno molto a cuore.
Parliamo di FAMIGLIA e MONDO DEL COMMERCIO.

Purtroppo, ormai sembrano quasi non fare più notizia i dati sulle CULLE VUOTE.
Gli ultimi dati Istat sono negativi: nel 2016, in Italia, 15.000 nati in meno.
A questo Governo chiediamo un’attenzione forte per restituire fiducia alle famiglie.
Perché se le famiglie non si generano, non può esserci futuro per l’Italia.
Non possiamo farne una questione ideologica.
A questo Esecutivo chiediamo un Piano Marshall per le famiglie.

In questa legislatura ho presentato un disegno di legge contenenti norme e interventi per la promozione della FAMIGLIA.

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Come Udc – partito da sempre dalla parte delle famiglie -, a Palazzo Madama, a poche ore dall’inizio della XVIII Legislatura, siamo stati tra i primi ad avere presentato dei progetti di legge. Abbiamo depositato il primo disegno di legge che prevede, tra l’altro, una serie di misure fiscali come un Fondo per le agevolazioni per l’accesso all’abitazione e detrazioni fiscali per le famiglie.
Siamo soddisfatti che in questo Governo sia stato istituito il Ministero per la Famiglia e la disabilità.
C’è bisogno di una regia a livello nazionale sulle politiche di intervento a favore delle famiglie.

I valori come la difesa della dignità della persona e della famiglia non hanno colore politico.
Siamo disponibili a dialogare su questi temi, purché si trova una soluzione CONCRETA ED EFFICACE A TUTELA DELLE FAMIGLIE.

Serve un capovolgimento di prospettiva: la famiglia intesa come impresa sociale.

Mercoledì scorso si è svolta l’Assemblea annuale di CONFESERCENTI.

Ho ascoltato con molta attenzione le parole della presidente di Confesercenti Patrizia De Luise. Parliamo di un mondo che rappresenta piccoli e grandi esercenti che, quotidianamente, grazie ai propri negozi illuminano letteralmente le nostre città, rendendole più belle e più vive.
Parliamo di attività che svolgono una funzione sociale che la politica non può ignorare, contribuendo all’ordine e contrastando il degrado soprattutto ma non solo nelle periferie.

Nel corso dell’Assise sono stati toccati diversi temi. Qui focalizzo l’attenzione su alcuni:
            –            Lo stop all’aumento Iva

L’aumento dell’Iva brucerebbe 20 miliardi di consumi delle famiglie.
Dalla Flat tax, invece, potrebbe arrivare un aumento dei consumi perché ridurre la pressione fiscale consente di rimettere            in moto la nostra economia.

–          Intervenire a livello normativo sulla Web tax

Diventa indispensabile la parità di trattamento con i colossi dell’e-commerce come Amazon e Google attraverso l’introduzione della web tax. Affinché non ci sia una disparità di trattamento tra chi fa commercio nei negozi e chi lo fa virtualmente, grazie alla Rete.

–          Stop all’Imu nei negozi sfitti

E’ uno dei punti che era previsto nel programma del centrodestra alle scorse Elezioni Politiche. Tassare i negozi sfitti è sbagliato e togliere l’Imu sarebbe la mossa giusta per incentivare la crescita, sostenere il mondo del piccolo commercio.

–          Meno burocrazia

La prossima settimana ci sarà uno sciopero dei gestori di carburanti. Il motivo? Protestano contro l’introduzione dell’OBBLIGO DELLA FATTURA ELETTRONICA che scatta, per i benzinai appunto, dall’1 luglio 2018. Per le altre categorie lo stesso obbligo scatta dall’1 gennaio. In un ‘interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Tria chiedo di valutare l’opportunità di slittare l’introduzione dell’obbligo o di prevedere un periodo di transizione sia con la modalità cartacea che con quella on line. Ci vuole MENO BUROCRAZIA per le nostre IMPRESE!

E, infine, un piccolo OMAGGIO. Ieri, mentre ero in ufficio a lavoro, in Senato, ho visto un video che è diventato virale.
Due poliziotti salvano la vita di due donne intrappolate in un’auto ad Ancona, dove ieri c’è stata una terribile bomba d’acqua. GRAZIE RAGAZZI. Siete il volto più bello dell’Italia!

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