“Accolgo l’appello lanciato dai sindaci del Bacino termale euganeo: nei prossimi giorni avvierò le interlocuzioni necessarie con gli uffici dei Ministeri competenti affinché dal Governo arrivi la giusta attenzione e si valuti il progetto di realizzazione dei 4 bacini di laminazione per garantire la sicurezza idraulica della zona”. A renderlo noto è il senatore Udc Antonio De Poli che aggiunge: “Stiamo dalla parte dei territori e, per quanto mia di competenza, mi impegno a sostenere un’iniziativa che non può e non deve avere colori politici. Si tratta di un progetto che ha un costo di 35 milioni di euro. La prevenzione oggi è la parola chiave se vogliamo cambiare paradigma. Faccio un esempio concreto: Monteforte d’Alpone (38 milioni di danni nel 2010) oggi è protetto dal bacino di laminazione Colombaretta il cui costo è ammontato a 13 milioni. Quindi la realizzazione delle opere è ripagata in termini di danni evitati e di risparmio economico da parte dello Stato per gli indennizzi. E, ancora, in Veneto i bacini di Montebello Caldogno e Orolo, di recente, hanno evitato che oltre 3 milioni di metri cubi d’acqua invadessero Vicenza. Sono tutti elementi che devono spingerci a fare un passo in avanti in termini di pianificazione delle opere contro il dissesto idrogeologico. Dal 1980 al 2022 – continua ancora De Poli – , secondo i dati Anbi, il maltempo ha provocato danni per 111 miliardi. L’agricoltura con l’85% delle colture irrigue paga il conto più salato. Al Governo – che con il PNRR ha previsto importanti risorse su questo fronte – chiediamo di ascoltare le istanze dei territori nella programmazione delle opere. Ci deve essere una pianificazione intelligente, fatta di investimenti per le infrastrutture, che sarà un passo in avanti verso l’uscita della logica dell’emergenza che ha caratterizzato questi ultimi 30 anni”.