Attivare lo scontrino elettronico nei piccoli centri si sta rivelando una missione impossibile per molti esercenti e piccoli commercianti. Gli adempimenti burocratici previsti dalle nuove normative sono sempre più gravosi e sono sempre più numerose le attività costrette ad abbassare le saracinesche. Al Governo chiediamo di intervenire prevedendo una rimodulazione della normativa prevedendo nuovi parametri considerando che, soprattutto nei piccoli centri, tali attività (edicole, negozi storici, librerie etc) svolgono peraltro una funzione sociale per le comunità di riferimento”. Lo afferma il senatore Udc Antonio De Poli che, oggi, a Palazzo Madama, ha depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, chiedendo di “apportare le dovute correzioni alle recenti disposizioni sullo scontrino telematico, previste dalla legge di bilancio”. “Il tema riguarda un numero impressionante di commercianti. Penso ad esempio ai numeri della Bassa Padovana, un territorio che ha subito una contrazione di 3000 imprese dal 2009 al 2018 (passando da 21.000 a meno di 19.000”, mette in evidenza De Poli. “In questa battaglia siamo a fianco dei sindaci e delle categorie economiche come l’Ascom di Padova. La Bassa Padovana – continua il senatore UDC – è un territorio con 46 Comuni, di cui l’80% non ha più di 5000 abitanti. Parliamo dunque di piccole realtà dove le attività commerciali svolgono un ruolo estremamente importante”, conclude De Poli