Decreto aiuti ter, sostegni a imprese e famiglie contro il caro energia!

Cari amici,

oggi pomeriggio sono intervenuto in aula a Palazzo Madama per la dichiarazione di voto sul Decreto Aiuti Ter. Ecco il testo integrale del mio intervento

Signor Presidente, Onorevoli colleghi,

oggi in Aula approviamo il Decreto Aiuti ter, che dovrebbe raccogliere il consenso più ampio e trasversale possibile.

Dispiace constatare che all’opposizione, le forze politiche rinuncino persino alla paternità di un Decreto legge che, come ben sappiamo, è stato l’ultimo approvato dal Governo nella scorsa legislatura.

Gli italiani ci guardano, cari colleghi.

Chi sta a casa, tante volte, non riesce a pagare le bollette di luce e gas, in famiglia o in azienda.

Quotidianamente, credo come tutti, ricevo centinaia di segnalazioni di imprenditori che, ogni mattina, devono decidere se alzare la saracinesca della propria attività, non sapendo come onorare gli impegni con i propri lavoratori o, peggio ancora, genitori e famiglie che non sanno come arrivare alla fine del mese.

Con questo provvedimento sono stati stanziati 14 miliardi di euro per il sostegno all’economia italiana di fronte alla grave crisi che interessa imprese, Enti locali, individui e famiglie.

Sono risorse che si aggiungono a quelle che questo Governo, già con la Nadef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza), ha programmato di stanziare nel Decreto aiuti Quater (9,1 miliardi) e nella  Manovra (22 miliardi) contro l’emergenza energetica.

Siamo tutti consapevoli che il quadro internazionale – e non ultimo il conflitto in Ucraina –  è alla radice di questa crisi.

Siamo altrettanto consapevoli che, da questa crisi, si esce solo con una risposta europea.

E’ questa la strada che ha imboccato questo Governo con il presidente Meloni che, in quest’Aula, ha evidenziato la necessità di individuare soluzioni comuni in sede europea per contrastare le speculazioni e calmierare i prezzi di luce e gas.

Il quadro internazionale, come dicevo, ha visto decuplicare i costi dell’energia.

Sono circa 9 milioni gli italiani a rischio povertà energetica.

C’è ancora una stagione invernale da affrontare.

Sono tante e diverse le misure del Decreto Aiuti ter che vanno certamente nella giusta direzione.

Fra quelle approvate mi preme evidenziare i 5 milioni di contributi alla regione Marche, colpita drammaticamente da una bomba d’acqua lo scorso 15 settembre. Questa regione – colpita in questi giorni da una serie di scosse di terremoto –  attende ancora risposte concrete e proprio su questo punto abbiamo accolto molto positivamente l’impegno di questo Governo a portare avanti interventi strutturali, anche in sinergia con il Governatore della Regione, Francesco Aquaroli.

Servono risorse per garantire indennizzi a famiglie e imprese, ripristinare la viabilità dei territori e le infrastrutture danneggiate dalle calamità naturali.

In parallelo, è altrettanto doveroso adoperarsi con progetti strutturali per la sicurezza idrogeologica, snellendo le procedure in modo da garantire l’immediata cantierabilità delle opere (stile Ponte Morandi).

Nel Decreto, cari colleghi, ci sono sostegni concreti alle famiglie e alle imprese: mi riferisco alla proroga del taglio dell’accise sui carburanti, ai crediti di imposta per le imprese; agli interventi per l’energia in favore delle imprese esercenti attività agricola, della pesca e agromeccanica e al bonus una tantum di 150 euro per lavoratori e pensionati.

E, ancora, sono stati destinati importanti risorse per il pagamento delle bollette ad ospedali e strutture sanitarie, Enti locali, scuole paritarie, Terzo settore.

Siamo consapevoli che bisogna fare di più e ci impegneremo in questo senso, in vista sia dell’esame del Decreto Aiuti Quater che della Manovra.

Riteniamo che proprio in questo ambito siano necessarie risorse aggiuntive.

Stiamo parlando della vita di anziani, disabili, persone non autosufficienti, bambini e delle loro famiglie.

Senza un aiuto dello Stato, i servizi a queste fasce sociali più deboli dlela popolazione rischiano di non essere più garantiti.

Apro una breve parentesi sulla sanità.

Con il Covid, ci siamo resi conto di quanto sia importante investire sul sistema sanitario.

Il punto di forza della sanità pubblica italiana è dato da medici, infermieri e operatori sanitari che, quotidianamente, lavorano per garantire la salute di tutti noi.

C’è un problema di carenza di personale, ne siamo tutti consapevoli.

Va individuata certamente una soluzione strutturale.  Al Governo chiediamo, in questa sede, di valutare la possibilità di una proroga del reclutamento dei medici specializzandi. E’ stata una misura che ha aiutato il nostro Servizio sanitario nazionale a “reggere” l’urto della pandemia. Crediamo che possa essere utile prorogarla.

Fra le altre importanti novità di questo Decreto ci sono risorse per il trasporto pubblico locale, per il settore dell’autotrasporto e per lo sport.

Una novità certamente positiva che accogliamo con grande favore è l’emendamento del Governo che ha esteso, fino alla fine del 2022, la garanzia all’80 per cento sui mutui prima casa, per i giovani tra i 18 e i 35 anni di età,

Sono passi in avanti che vanno certamente potenziati.

Il Decreto Aiuti, insomma, è un importante tassello nel contrasto alla crisi energetica.

La vera sfida però è il rilancio strategico della nostra economia che passa anche certamente attraverso i fondi del PNRR.

Dobbiamo “mettere a terra” queste risorse.

Riteniamo che ci sia una criticità oggi da affrontare.

Mi riferisco all’estensione ai prossimi anni dell’apposito Fondo per gli extracosti che, secondo noi, va rifinanziato.

La crisi energetica è, dunque, una vera e propria emergenza.

Questa maggioranza la intende affrontare con grande senso di responsabilità.

Oggi in Senato si avvia un percorso che deve, certamente, proseguire.

Quello di oggi è un primo passo che risponde alle esigenze degli Italiani.

Per questa ragione, Presidente, come Civici d’Italia – Noi Moderati – MAIE, esprimiamo il nostro convinto voto favorevole al “decreto Aiuti-ter”.

 

Sen. Antonio De Poli