Decreto Omnibus in Senato

Cari amici,

stamani sono intervenuto in aula a Palazzo Madama in dichiarazione di voto sul decreto ominibus. Ecco il mio intervento integrale:

Gentile Presidente, Onorevoli Colleghi,

oggi l’Aula esamina un decreto variegato nei contenuti, sicuramente poliedrico ma che contiene importanti e positive misure a beneficio di lavoratori autonomi, famiglie, imprese ed enti territoriali.

 

FISCO

 

Il centrodestra ha sempre portato avanti l’idea che bisognasse intervenire sul fronte fiscale con delle misure in grado di generare maggiori entrate attraverso norme che non risultassero punitive per i contribuenti.

 

Un fisco “amico” e attento nei confronti di tanti lavoratori autonomi e partite iva che, in passato, si sono trovati ad aver aperto nel tempo contenziosi con il fisco

Il Decreto interviene proprio su questo aspetto, introducendo un’importante novità dalla quale vorrei partire per analizzare i contenuti del testo e motivare la nostra decisione sul voto finale.

Mi riferisco in particolare alla nuova spinta impressa al CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE che riguarderà un’ampia platea di autonomi e partite Iva che potranno aderirvi entro il prossimo 31 ottobre attraverso il RAVVEDIMENTO SPECIALE.

Questa misura, relativa agli anni 2018 -2022 per i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale, riguarda una platea di oltre 4,5 milioni di contribuenti che avranno la possibilità di regolarizzare la propria situazione nei confronti dell’erario a condizioni particolarmente vantaggiose.

Una misura equa che permetterà ad un grandissimo numero di partite Iva e autonomi di regolarizzare la posizione con il fisco italiano con aliquote ridotte, senza sanzioni e in maniera premiante per i contribuenti che nel tempo hanno dimostrato di essere più affidabili.

Una norma che dimostra una grande attenzione verso la categoria dei lavoratori autonomi, fondamentali per il sistema Paese.

La norma, inoltre, per quanto riguarda gli anni centrali del Covid, prevede un’ulteriore diminuzione dell’imposta sostitutiva proprio a dimostrazione di quanto dicevamo all’inizio: bisogna andare incontro a lavoratori e imprese che hanno aperto un contenzioso con il fisco per motivi troppo spesso indipendenti dalla loro volontà.

Gli autonomi hanno pagato molto caro quegli anni e l’attenzione che dimostra il Governo nei loro confronti, attraverso questa misura, non fa altro che contribuire a chiudere un periodo complesso per sostenere e rafforzare ancor di più il rilancio economico che sta vivendo l’Italia.

Una misura che determinerà maggiore gettito a fronte di una riduzione generalizzata della pressione fiscale e soprattutto consentirà di incamerare risorse utili per tagliare l’Irpef ai redditi sotto i 60mila euro.

Come è evidente, il decreto Omnibus interviene con una misura che non ha effetti solo ed esclusivamente per i lavoratori che ne beneficeranno, ma a cascata anche per altre categorie economiche.

PNRR E SBLOCCO DEI FONDI ENTRO 30 GIORNI

Passiamo ora a un altro capitolo importante, quello che riguarda il PNRR:

grazie a all’emendamento contenuto nel decreto Omnibus, il Governo semplifica il processo di erogazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, assicurando la liquidità necessaria per i pagamenti di competenza dei soggetti attuatori del Piano.

Una misura straordinaria che permetterà di sveltire la realizzazione delle opere in cantiere grazie alla velocizzazione delle procedure di erogazione dei fondi.

È questo un aspetto su cui vorrei focalizzare la parte centrale del mio intervento.

L’Italia ha dimostrato di essere il Paese capofila per quanto riguarda il Pnrr: con questo Governo siamo stati i primi a ricevere le trance di finanziamento e i primi a presentare i progetti relativi.

Ora dobbiamo e possiamo imprimere un’ulteriore accelerazione con questo correttivo, erogando velocemente le risorse per finanziare il 90% dei costi trasferiti entro 30 giorni dall’acquisizione della richiesta.

Andremo così incontro a cittadini ed enti locali che grazie alle misure del Pnrr potranno finalmente beneficiare di opere che modernizzeranno a 360 gradi il Paese.

Quando parliamo di PNRR, Next generation EU, parliamo di investimenti che avranno un impatto sul futuro del nostro Paese e quindi sulle nuove generazioni.

Sono risorse, quelle europee, che vanno messa a terra per il bene dei territori, al di là dei colori di appartenenza.

Questo dovrebbe spingerci a fare squadra, in Parlamento e più in generale a tutti i livelli istituzionali, affinché si raggiunga il traguardo, portando a casa tutte le risorse, senza spendere male o in maniera inefficiente neppure un centesimo.

Va in questa direzione la misura contenuta nel Decreto che approviamo oggi. Si spinge sull’acceleratore, per il bene dell’Italia.
Per il bene e il futuro dei nostri territori.

ENTI LOCALI

Parliamo ancora di enti locali.

Un emendamento approvato ieri nelle Commissioni Bilancio e Finanze, in maniera bipartisan, estende al 2027 la rinegoziazione dei mutui degli Enti locali. Si tratta di una norma che dà respiro a chi, ogni giorno, si occupa di garantire i servizi ai cittadini nelle comunità.

Questa misura infatti alleggerisce l’equilibrio corrente degli enti locali, estendendo appunto la possibilità di utilizzare fino al 2017 senza vincoli di destinazione le economie derivanti da operazioni di rinegoziazione di mutui e prestiti e dal riacquisto dei titoli obbligazionari emessi dai Comuni.

Sempre in tema di enti locali, nelle scorse settimane l’allarme era stato lanciato proprio dall’ANCI, Associazione dei sindaci.

Ad oggi in oltre 2100 Comuni italiani ci sono soltanto 261 posti di segretario comunale.

E’ questo un tema che mi sta particolarmente a cuore.

La figura del segretario comunale, infatti, riveste un ruolo di grande importanza nel sistema degli enti locali.

In Senato, ad inizio legislatura, ho presentato infatti una proposta di legge che, proprio in vista della sfida del PNRR e dell’attuazione degli interventi finanziati dal Next Generation Eu, mira a supportare gli enti locali di medie e piccole dimensioni sia nel breve che nel lungo termine per assicurare la piena funzionalità e capacità amministrativa dei Comuni e, di riflesso, di Amministrazioni e Sindaci che, come sappiamo, rappresentano l’anello della catena amministrativa più vicino ai bisogni dei cittadini.

Tornando al decreto oggi in esame, con la misura introdotta, la nostra maggioranza di Centrodestra viene incontro alle istanze dei Sindaci e inserisce nuove regole per ridurre i tempi per l’immissione in servizio di nuovi segretari comunali, nell’ottica di superare la cronica carenza di personale.

L’emendamento approvato prevede la possibilità di consentire l’utilizzo fino a 36 mesi i segretari comunali di prima fascia nei Comuni anche per le amministrazioni non abilitate.

Una norma importante per rafforzare le amministrazioni e quindi impattare positivamente sulla vita dei cittadini.

BONUS DI NATALE

Questo decreto mostra inoltre attenzione verso le famiglie con più basso reddito, in un quadro complessivo di sostegni diretti e indiretti che nel tempo impatteranno positivamente su questa parte della popolazione.

Il Governo ha introdotto infatti il “bonus Natale” di 100 euro esentasse, che sarà erogato con la tredicesima mensilità a circa 1,1 milioni di lavoratori dipendenti.

Sosteniamo la famiglia e la natalità con un bonus che ha un forte impatto sociale e che rafforza il welfare familiare e dimostra ancora una volta quanto questa maggioranza e questo Governo siano attenti tanto al mondo produttivo, quanto alle fasce della popolazione più deboli, in un’ottica sistemica che non lascia indietro nessuno.

PESTE SUINA

Passiamo ora a una misura che va invece a beneficio delle imprese che operano nel settore zootenico: vorrei evidenziare lo stanziamento di 10 milioni per venire incontro ai danni causati dalla peste suina agli operatori della filiera e l’emendamento, approvato ieri in Commissione, sul contenimento dei cinghiali selvatici per il quale invece sono stati previsti altri 13 milioni.

Sono due interventi tangibili e concreti con i quali il Centrodestra al Governo dimostra ancora una volta attenzione al mondo produttivo agricolo.

È questo, cari colleghi, il nostro linguaggio, che ci contraddistingue e ci connota positivamente.

L’Italia che produce e che dà lavoro merita la massima fiducia e il massimo sostegno.

Questo è lo spirito che ci ha mossi finora nelle azioni intraprese anche a livello parlamentare e proseguiremo in questa direzione, convinti che con il sostegno alle imprese l’Italia rinasce generando posti di lavoro, crescita e sviluppo nei territori.

Tutte ragioni sufficienti a dimostrare l’ottimo impianto raggiunto con questo decreto che ci apprestiamo a votare al Senato e per il quale il gruppo UDC – Civici d’Italia – Noi Moderati- Maie voterà convintamente la fiducia.

Sen. Antonio De Poli

FOTOGALLERY

DICHIARAZIONE DI VOTO