Diamo un calcio al bullismo!

Cari amici,

oggi in Senato abbiamo parlato di bullismo, cyberbullismo e violenza di genere negli ambienti scolastici e di lavoro.

L’occasione è stata una conferenza stampa, su mia iniziativa con Davide Meneghini, consigliere comunale di Padova;  Cristiano Cafini (segretario provinciale SIAP Padova); Carlo Corrà (sociologo e criminologo); Giuseppina Filieri (psicologa e psicoterapeuta, presidente della Fondazione Libra) e Alberto Faggionato (responsabile informatico della Fondazione Assosafe) durante la quale sono state presentate delle attività progettuali della Fondazione Libra che svolge attività di prevenzione e contrasto al bullismo, in tutte le
sue forme, e di violenza di genere sia negli ambienti scolastici che in quelli di lavoro.

Ho rivolto un ringraziamento speciale a Maria Catrambone Raso, presidente dell’Associazione Miky Boys e mamma di Michele Ruffino che, come purtroppo sappiamo, è stato vittima di quel linguaggio dell’odio e della violenza che dobbiamo combattere, con tutte le nostre forze e con tutte le nostre energie.

L’ho ringraziata per avere accettato il mio invito a partecipare a questa conferenza – lo dico col cuore – la sua testimonianza vale più di 1000 parole: il suo impegno nell’associazionismo e oggi con la Fondazione Libra rappresenta qualcosa di straordinario e importante. Come istituzioni abbiamo il dovere di impegnarci affinché ciò che è avvenuto a Michele non si ripeta mai più!

Come dicevo prima, oggi abbiamo parlato di bullismo, cyberbullismo e violenza di genere.
Cosa intendiamo per bullismo? Va subito chiarito un concetto: il bullismo è violenza tout court.
Non è uno scherzo o una ragazzata.
Non possiamo permetterci di sminuire questo fenomeno.

Questo è il motivo per cui oggi abbiamo promosso questa conferenza.

LA FONDAZIONE LIBRA
In questa conferenza stampa abbiamo prensetato le attività progettuali della Fondazione Libra con l’obiettivo di contrastare bullismo, cyberbullismo e violenza di genere.
Contestualmente presenteremo le attività del Centro Europeo per il contrasto al bullismo, al cyberbullismo e alla violenza di genere, con sede a Padova, che è stato costituito lo scorso febbraio.

BULLISMO, CYBERBULLISMO E VIOLENZA

Quali sono i numeri su questo fenomeno?

68% dei giovani ha dichiarato di avere assistito a episodi di bullismo o cyberbullismo

Il 61% ne è stato vittima

6 ragazzi su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando sono on line, specialmente quando interagiscono sui social media

(Osservatorio Indifesa, – Terres des Hommes- Scuola Zoo)

Sono cifre che meritano la giusta attenzione.
Fare il bullo on line e operare violenza, a livello psicologico ed emotivo, è più facile farlo on line. Una violenza on line lascia cicatrici.

IL LOCKDOWN
Il 2020 è stato un anno segnato da 2 mesi di lockdown in cui gli adolescenti sono stati costretti ad azzerare qualsiasi tipo di contatto sociale.
Il mondo virtuale è stato lo spazio in cui potevano incontrare amici e compagni di classe.
il 93% degli adolescenti ha dichiaro di sentirsi solo (+10% rispetto al 2019)

 

LA LEGISLAZIONE

Nella scorsa legislatura il Parlamento ha affrontato in parte il tema del bullismo.

Abbiamo approvato la legge n.71/2017 che è stato un primo passo, non sufficiente a mio avviso. Il provvedimento ha riguardato in modo particolare il cyberbullismo prevedendo ad esempio la procedura di ammonimento da parte del Questore, oggi prevista in materia di stalking, per gli adolescenti vittime di alcuni reati (ingiuria, diffamazione, minaccia, trattamento illecito di dati personali) commessi da altri minori nella Rete.

In Senato, ad oggi, nelle Commissione Affari costituzione e Giustizia, è in corso un iter di discussione su un disegno di legge contro il bullismo

INDAGINE CONOSCITIVA DELLA COMMISSIONE INFANZIA E ADOLESCENZA

Dall‘indagine conoscitiva condotta dalla Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza è emerso con chiarezza che il miglior modo per contrastare questi fenomeni è la prevenzione  

Uno degli strumenti di prevenzione è sicuramente lo sport, che è portatore di valori sani, ma, soprattutto, favorisce il rapporto personale, spinge i più giovani a uscire e a non restare ‘incollati’ davanti ad uno schermo, a relazionarsi e a vivere una vita reale e non solo virtuale.

Lo sport è sinonimo di aggregazione, un importante antidoto contro il bullismo, perché impedisce a chi è più debole di restare escluso e anzi lo aiuta a reagire e a chiedere aiuto.

Per questo motivo è fondamentale investire sullo sport, come abbiamo fatto con il Recovery Plan.

VIOLENZA E BULLISMO: COME REAGIRE?

Quando i minori aggrediscono fisicamente o verbalmente altri minori quale reazione possiamo immaginare a livello emotivo?

La prima reazione, quella forse più scontata, è quella di limitarci a puntare il dito solo contro chi è stato autore materiale del gesto.  Non è  la punizione dei colpevoli che potrà cancellare i dolori subiti dagli adolescenti vittime di bullismo o, peggio ancora, di chi come la mamma di Michele Ruffino oggi è qui a rendere una testimonianza che ha un valore più alto e più nobile.

La reazione più matura lucida ed equilibrata, a mio avviso, è pensare a una responsabilità che va condivisa da tutti noi, dalla società civile, dalla comunità scolastica, dalle famiglie e, non per ultimo, dalle istituzioni, le quali sono chiamate a fare la propria parte nel prevenire fenomeni di bullismo, cyberbullismo e violenza di genere in ambiente scolastici e di lavoro.

Dobbiamo ricostruire la grammatica delle relazioni
Insegnare a ciascuno di noi in primis e poi ai nostri ragazzi il significato della parola ‘rispetto’.

PATTO EDUCATIVO TRA SCUOLA E FAMIGLIA

Ci tengo ad evidenziare un altro concetto.
La complementarietà tra le due principali agenzie educative, famiglia e scuola.

E’ indispensabile ritrovare un nuovo patto di fiducia tra genitori e insegnanti.
C’è, oggi più che mai, la necessità di  un’alleanza.
Il conflitto, oggi esistente, tra scuola e famiglia rischia di portare a una reciproca e profonda delegittimazione di queste due importanti “agenzie educative” con conseguenze gravi sulla crescita e sulla formazione, anche a livello emotivo, dei ragazzi.

Come ha ricordato Papa Francesco, una volta, “per educare un ragazzo ci vuole un intero villaggio“.

LA PREVENZIONE
Mi avvio alle conclusioni. Il bullismo il cyberbullismo e la violenza di genere in ambienti scolastici è come un virus.
L’unico vaccino contro questa infezione è  la prevenzione
, un’azione mirata e coordinata che deve coinvolgere tutti, scuola, famiglie e istituzioni.

Punire un ragazzo per atti di bullismo e cyberbullismo significa intervenire quando il danno è stato già fatto.

Noi dobbiamo puntare al “vaccino, alla prevenzione, che per essere efficace necessita di risorse da stanziare a tutela dei minori e dei loro diritti.

Antonio

VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA

INTERVISTA

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