Diciamo NO ad un nuovo lockdown!

Cari Amici,

torno ad occuparmi dell’emergenza Covid.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una risalita dei contagi a livello nazionale e anche in Veneto.

E’ un momento certamente difficile per tutti ma, come ho sottolineato nelle scorse settimane, BISOGNA SCONGIURARE UN NUOVO LOCKDOWN!

Bisogna farlo per evitare una PANDEMIA SOCIALE e di perdita di posti di lavoro.

L’Esecutivo ha sbagliato completamente strategia!
In questi mesi ha inseguito il virus e lo ha fatto con oltre 20 Dpcm, ignorando la volontà del Parlamento, quindi dei rappresentanti del popolo e quindi la democrazia!

In vista del prossimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, ieri, in Senato, si è svolto un dibattito parlamentare, durante il quale noi come OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA abbiamo presentato una serie di PROPOSTE CONCRETE.  

Sul fronte SANITARIO abbiamo chiesto:

  • Assumere medici, infermieri, personale sanitario per risolvere il problema della carenza in strutture ospedaliere e case di riposo;
  • Più risorse per l’assistenza sanitaria territoriale e domiciliare
  • Potenziamento delle terapie intensive e riordino rete ospedaliera
  • Garantire la continuità assistenziale ai pazienti no-covid 19

Sul fronte ECONOMICO,  a sostegno delle imprese di tutta la filiera produttiva (commercio, agricoltura, artigianato, turismo  e termali, industria), abbiamo chiesto al Governo:

  • NO A UN SECONDO LOCKDOWN
  • Riaprire le attività che rispettano i protocolli di sicurezza
  • Indennizzare subito chi sarà costretto alla chiusura
  • Sospendere le tasse almeno fino a giugno 2021 per imprese e lavoratori autonomi;

Le attività economiche della nostra regione, nel loro complesso, necessitano di aiuti veri.

Non ha senso che si chieda di pagare le tasse a chi, a causa del Covid, ha perso fatturato e ha persino reinvestito per rispettare i protocolli di sicurezza!

E, proprio all’indomani delle nuove misure restrittive introdotte da parte del Governo una settimana fa, sabato scorso a Padova, ho preso parte a una manifestazione promossa dalle categorie, da ACC (Associazione commercianti centro storico), con la partecipazione di Ascom Padova, Confesercenti e Appe, che si è svolta di fronte a Palazzo Moroni.

E’ stata un’occasione per ASCOLTARE LE NOSTRE IMPRESE E LE NECESSITA’ DI COMMERCIANTI, ESERCENTI, ARTIGIANI, GESTORI DI BAR E RISTORANTI, AGENZIE TURISTICHE, PALESTRE E PISCINE, CENTRI ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE, IMPRESE DEI SERVIZI.

Al Governo ho subito chiesto di RISCRIVERE IL DECRETO!

LEGGI QUI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

Che senso ha dire che un ristorante o bar è sicuro fino alle 18 e dopo le 18 non lo è più?
E’ giusto che si rispettino tutte le misure di sicurezza e bisogna sanzionare chi non le rispetta.
Abbiamo il dovere di ascoltare la piazza di chi lavora! LEGGI IL BLOG.

La scorsa settimana, è stato approvato il DECRETO RISTORI.
Un provvedimento che lascia fuori, per la maggior parte, il mondo delle IMPRESE ARTIGIANE.
Il Dl in questione varato dal Governo– le cui risorse come abbiamo sempre detto sono insufficienti – prevede aiuti, ad esempio, solo per il 15% delle aziende artigiane di Padova e provincia, ovvero poco più di 450 su 3000 imprese attive nel territorio!

In Parlamento sono pronto a intervenire in fase di esame del decreto accogliendo le richieste che arrivano dalle categorie. La questione, fra l’altro, non riguarda solo il Veneto ma l’intero territorio nazionale. Sono escluse dal Decreto in questione, ad esempio, tutte le attività della ristorazione senza somministrazione come pizzerie al taglio e rosticcerie.

BASSA PADOVANA: ASCOLTARE L’APPELLO DEI SINDACI!
Condivido l’appello dei  SINDACI DEL  DISTRETTO 5 DELL’ULS 6 DI PADOVA. Stiamo parlando di un territorio che comprende 46 COMUNI DELLA BASSA PADOVANA che, nel momento in cui Schiavonia diventerà un ospedale Covid, non avrà più una struttura sanitaria di riferimento nel territorio!).

“FRECCIE” TAGLIATE IN VENETO.
Da oggi, martedì, secondo il nuovo piano di Trenitalia verranno tagliate almeno 6  “Frecce” in Veneto. Ho posto la questione all’attenzione del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli. LEGGI QUI.

Concludo con LE CASE DI RIPOSO.
A settembre l’SOS lanciato dal presidente di Uripa, Roberto Volpe. Tali strutture hanno bisogno di un intervento di sostegno da parte del Governo: c’è un problema di carenza di personale infermieristico e sanitario. Due mesi fa, ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute, Roberto Speranza. LEGGI QUI L’ARTICOLO sul Mattino di Padova !

Grazie per l’attenzione.

Buona settimana!

Antonio