Antonio De Poli

DIFENDIAMO IL BRENTA!

Già a maggio dello scorso anno mi sono occupato della questione del BRENTA.

L’occasione ora ci viene data dallo scontro tra la Regione Veneto e le Amministrazioni del territorio, in primis il Comune di Carmignano di Brenta che si è opposto a un progetto della Regione di 150 milioni.

Obiettivo: prelevare l’acqua dal fiume Brenta per rifornirla al Basso Polesine. Ma per farlo servono i pozzi.

Il progetto di Veneto Acque e della Regione, relativo alla derivazione idropotabile delle falde del Medio Brenta, infatti, non ha previsto il parere obbligatorio e vincolante per legge dell’Autorità di Bacino. Senza questo parere questo progetto sarebbe illegittimo.

Bene, noi siamo convinti che la tutela e LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE passi attraverso il rispetto delle regole.
Non ci possono essere territori di serie A e territori di serie B.

Quindi, ovviamente, siamo favorevoli al fatto che sia legittimo “dare acqua” ai territori che ne hanno bisogno ma bisogna farlo secondo criteri che non possono essere stabiliti dalla Regione ma dalle autorità competenti.

In Senato, dove già a maggio dell’anno scorso sono intervenuto in difesa del Brenta, considerando che con una nota datata maggio 2016 il Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Direzione generale della Regione Veneto una relazione sulla vicenda fornendo chiarimenti sul mancato parere obbligatorio dell’Autorità di Bacino, ho chiesto al ministro Galletti se ed eventualmente in quali termini Palazzo Balbi e la Regione abbiano fornito una risposta.

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CRONISTORIA: GLI INTERVENTI DEL SENATORE SUL BRENTA.

INTERROGAZIONE AL SENATO

IL VIDEO-INTERVENTO IN AULA (maggio 2016)

BLOG DEL SENATORE: “Giù le mani dal Brenta!” (maggio 2016)